Antiqua, la rassegna di musica su strumenti storici del Bolzano Festival Bozen prosegue con due nomi di calibro internazionale. Il 20 agosto alle 20:30 a Castel Mareccio il flauto dolce di Dorothee Oberlinger e il liuto di Edin Karamazov.
Forse qualcuno, meno avvezzo alla musica classica, ricorda Edin Karamazov sul palcoscenico insieme a Sting, i due impegnati nell’eseguire con il liuto brani iconici come Fields of Gold. Una collaborazione la loro che portò all’incisione di un celebre disco (l’ottavo per Sting), edito dalla Deutsche Grammophon, incentrato su brani di John Dowland, liutista e cantautore del XVI secolo.
Potrebbe però essere sfuggito a molti che Karamazov fosse già allora tra i più rilevanti interpreti di musica antica e suonatore di liuto a livello internazionale e che dai suoi esordi come protégé del grande Sergiu Celibidache questo musicista di origine bosniaca, allievo del mitico Hopkinson Smith, abbia costruito un’eccezionale carriera di virtuoso e solista, con memorabili incisioni edite soprattutto da Decca.
Accanto a Karamazov in questa puntata unica di Antiqua, la rassegna di musica su strumenti storici del Bolzano Festival Bozen, un altro nome che ripaga interamente l’acquisto del biglietto, ovvero Dorothee Oberlinger, tra le più apprezzate flautiste della scena internazionale, ospite in pressoché tutti i principali festival europei di musica antica e non.
Nel cortile di Castel Mareccio va in scena perciò il 20 agosto alle ore 20:30, un dialogo inedito tra due grandi artisti e tra due strumenti entrambi a loro modo emblematici del barocco, il liuto e il flauto dritto (flauto dolce o recorder).
Il programma è tutto incentrato sul repertorio del grande padre della musica occidentale, Johann Sebastian Bach, che scrisse per questi strumenti, ma anche per molti altri, e che non si risparmiò di trascrivere, modificare e riarrangiare musiche sue e di altri, per diversi strumenti ed organici. Il tema dell’originalità non era infatti particolarmente sentito in epoca barocca, anzi riprendere e variare materiale già esistente era una prassi assolutamente consolidata.
È il caso per esempio del Concerto d-moll BWV 974, che Bach trascrisse per clavicembalo da un concerto di Alessandro Marcello per oboe ed archi, ma che è parte integrante del suo repertorio.
Non dovrebbe stupire dunque il fatto che Karamazov e Oberlinger eseguano in duo anche alcune partiture inizialmente non pensate per liuto e flauto. Oltre a questa anche la Suite c-moll BWV 997 per liuto, parte di un corpus di opere per liuto che copre 30 anni di produzione del compositore, tra cui quattro Suite nei tradizionali movimenti di danza.
Bach scrisse diverse Suite per strumento solo, tra cui anche la Partita a-moll BWV 1013 per flauto, di cui esiste una versione precedente in sol minore probabilmente destinata ad un altro strumento di cui in programma verrà eseguita soltanto l’Allemanda nella versione originale per flauto solo. Questa partitura, come anche quelle analoghe per violino e violoncello furono scritte da Bach probabilmente durante un periodo molto felice della sua vita, in cui come Kapellmeister del principe Leopold di Anhalt a Köhten, aveva accesso ad un mondo cortigiano raffinato, colto ed elegante, con un’orchestra di corte che contava eccellenti strumentisti e molto tempo a disposizione per occuparsi di musica non sacra.
Le sei Suite per violoncello solo sono tra le più famose di queste opere bachiane. La prima, eseguita in programma da Edin Karamazov con il liuto, è spesso affidata ad altri strumenti con svariate trascrizioni più o meno moderne, ed è senz’altro tra i brani più iconici di tutta la storia della musica occidentale.
Alla fascinazione di Bach per il flauto afferiscono anche le due sonate per flauto e basso continuo in programma, ovvero la BWV 1034 e la BWV 1035, che furono in realtà composte per un nuovo strumento dell’epoca, il traversiere, antenato del flauto traverso, che rispetto al flauto dolce ha una maggiore estensione, più potenza sonora e un miglior bilanciamento tra i registri, e si prestava pertanto ad esperimenti musicali più arditi.
I biglietti per la lunga estate in musica del Bolzano Festival Bozen sono acquistabili presso le Casse del Teatro Comunale in piazza Verdi 40 a Bolzano (Tel 0471 053800).
Le casse sono aperte secondo i seguenti orari: martedì – venerdì 11–14 e 17–19, sabato 11–14.
I biglietti sono acquistabili online sul sito www.ticket.bz.it e via email scrivendo a info@ticket.bz.it
Foto, Oberlinger & Karamazov 2021/© Stefan Gloede