“Oggi viviamo nell’età dell’abbondanza, forse della sovrabbondanza. L’offerta è enorme, orientarsi è difficile, capire chi vale la pena leggere anche. La quantità di pagine culturali, riviste, testate digitali, app, podcast è soverchiante”.
La sovrabbondanza. È questa la parola individuata dal giornalista Giorgio Zanchini per descrivere il passaggio da un’epoca caratterizzata dalla scarsità di informazioni in mano a un’elite selezionata a una cultura di massa in cui tutti, grazie agli smartphone, hanno accesso a una quantità di contenuti fino a pochi anni fa inimmaginabile. Un fatto di per sé positivo, perché ha aperto le porte del patrimonio culturale e del sapere a un gruppo molto più ampio di persone, escluse fino a quel momento per motivi socioeconomici. Ma un fenomeno che ha cambiato profondamente anche i nostri modi di fruizione dei contenuti culturali. Come ha scritto Alessandro Baricco, la profondità non è più un valore perché è stata soppiantata dalla velocità, immersi in un flusso costante in cui non riusciamo più a selezionare ciò che ha veramente valore.
Proprio di questi temi parlerà Giorgio Zanchini, giornalista Rai e conduttore del celebre programma di Rai 3 “Quante storie”, lunedì 7 agosto alle 18.00 in Piazza A. De Gasperi, a Borgo Valsugana. Nell’incontro dal titolo “Esiste ancora la cultura? Il futuro del sapere nel mondo iperconnesso” Zanchini ci illustrerà come oggi si legga, apprenda e ci si informi in modo diverso rispetto al passato. Il fatto di avere uno smartphone a portata di mano ha reso infatti le nostre ricerche rapide e istantanee, e quindi superficiali e presto dimenticate. Davanti a questo scenario irreversibile, e senza cadere in inutili nostalgie, come possiamo far sì che la cultura sia qualcosa di più di un mero accumulo di informazioni? Come può rimanere un faro che ci guida in una visione complessiva del mondo? Forse è necessario tornare a chiederci cosa intendiamo con cultura oppure, come sostiene Zanchini, “abbeverarsi da tante fonti e scegliere i filtri giusti”.
Dopo aver indagato il nostro rapporto con la natura con Marco Aime e Roberto Mezzalama ad Arte Sella, l’esplorazione dell’Agosto degasperiano 2023 continua a portarci alla scoperta dei cambi di paradigma che i nostri tempi inquieti ci impongono, alla ricerca di un orizzonte che ci faccia intuire le coordinate del futuro.
Prenotazioni
Per questo evento non è prevista la prenotazione.
In caso di maltempo
In caso di maltempo l’evento si terrà nell’Auditorium delle scuole medie di Borgo Valsugana, in Via Alessandro Spagolla 1
Info e contatti
Per assistenza o informazioni è possibile contattare il numero 0461.314845 o scrivere a eventi@degasperitn.it
Giorgio Zanchini
Nato a Roma nel 1967, Giorgio Zanchini entra in Rai nel 1996, dove trascorre tutta la sua carriera di giornalista diventando un volto noto di Rai 3. Conduce i programmi Quante storie, Rebus (con Corrado Augias) e Filorosso (con Roberta Rei), che aprono nuove prospettive sui fatti di cronaca e aiutano a orientarsi nel presente attraverso l’analisi degli esperti e le storie delle persone comuni. Lo spiccato interesse per la situazione culturale italiana lo ha portato a diventare direttore – insieme a Lella Mazzoli – del Festival del Giornalismo culturale di Urbino e autore di alcuni saggi. Tra i più recenti, La cultura orizzontale (con Giovanni Solimine, Laterza 2020) ed Esistono gli italiani? Indagine su un’identità fragile (RaiLibri 2023).