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Sensibilizzare e non obbligare i cittadini, questa è la strategia dell’assessore Vettorato

31 Luglio 2023

Sensibilizzare e non obbligare i cittadini, questa è la strategia dell’assessore Vettorato

Giuliano Vettorato è vicepresidente della Provincia autonoma di Bolzano, nonché assessore alla Scuola italiana, alla Formazione professionale, alla Cultura italiana, all’Energia e all’Ambiente. Tutte deleghe importanti, non facili da gestire, ma come mi ha confermato nell’incontro odierno nell’suo ufficio in piazza Magnago, le deleghe da gestire gli hanno dato grandi soddisfazioni.
Vettorato, solitamente in abito casual, jeans e camicia sportiva, esprime ottimismo e mette a suo agio i suoi interlocutori. Le difficoltà per il politico convintamente leghista sono sempre opportunità, ovvero possibilità per fare meglio. La stessa pandemia appena superata per il Vicepresidente è stata un’occasione per quel salto di qualità di cui molti settori avevano bisogno, vale a dire la digitalizzazione.
Giuliano Vettorato, che prima di approdare in Giunta provinciale, era stato assessore a Laives, pensa soprattutto alla Scuola, dove nolens volens si è dovuto ricorrere al digitale per mantenere viva la didattica e il contatto con le scolaresche e le loro famiglie. Molto è stato fatto sul piano dei registri digitali, ma anche in materia di messa a disposizione elettronica con apposita applicazione, in modo tale che quegli insegnanti, quindi professionisti, che intendano insegnare non debbano più consegnare la domanda d’insegnamento singolarmente a ciascuna scuola. Finalmente un sistema che ha dato più trasparenza alla modalità di chiamata diretta e riconosciuto più dignità ai futuri insegnanti.
Sempre in merito al mondo scuola, in particolare alla Formazione professionale, chiedo all’Assessore lumi sull’andamento della stessa, considerando la grande richiesta di giovani artigiani e tecnici qualificati nel mondo del lavoro. «Effettivamente ci vengono chieste con insistenza figure professionali di questo tipo – risponde Vettorato – e pensando al settore alberghiero, quello particolarmente gettonato, abbiamo fatto fare un’indagine di mercato per individuare una struttura a Bolzano, dove poter eventualmente istituire un biennio formativo». L’Assessore, convinto della bontà degli stage sempre molto formativi, sottolinea, inoltre, la buona intesa esistente con la Confederazione dell’Artigianato altoatesino.
Incalzato da me sul problema inerente alla dispersione scolastica, l’Assessore precisa che in Alto Adige si registra il più basso dato in Italia, ma che comunque non vada assolutamente sottovalutata. Inoltre, Giuliano Vettorato osserva quanto sia necessario valorizzare il ruolo della famiglia circa l’annosa questione della dispersione, che comunque si riferisce in particolare al biennio della secondaria superiore.
Il Vicepresidente dell’Alto Adige ha le idee chiare in merito all’energia, materia che gli sta molto a cuore. Sul caro energia che io gli sottopongo come questione del momento, l’Assessore puntualizza che le tariffe sono regolate a livello nazionale, ma evidenzia anche che la Provincia non concede più contributi per la sostituzione di caldaie alimentate a gasolio se sostituite con caldaie analoghe. Cosa diversa, invece, se si tratta di caldaie collegate al teleriscaldamento. Un modo che non solo rappresenta un risparmio energetico, ma anche protezione dell’ambiente.
L’Assessore all’Energia e all’Ambiente ricorda ancora che la Provincia ha previsto incentivi del 20% sul costo d’acquisto per gli impianti fotovoltaici, nonché per la riqualificazione energetica di singoli appartamenti a prescindere dal condominio che non deve necessariamente essere coinvolto.
In linea generale l’Assessore ha una visione chiara sul rapporto con i cittadini, i quali mai dovrebbero essere costretti da obblighi, ma sensibilizzati a dovere.
Parlando di Cultura, l’Assessore non dimentica quanto la pandemia Covid abbia avuto un’influenza negativa, ma ricorda anche che nessun operatore culturale ha dovuto chiudere battenti. «Chi fa cultura crede in ciò che fa. Abbiamo fatto investimenti importanti e abbiamo promosso iniziative per veicolare attività culturale attraverso i social. Dopo le chiusure forzate abbiamo fatto di tutto per riportare in piazza il pubblico facendo Teatro persino nei cortili delle case», dice Vettorato con entusiasmo.
Effettivamente il Centro Trevi rispetto ciò che era un tempo, oggi non solo si chiama TreviLab, ma funge da laboratorio con innumerevoli accessi nell’arco dell’anno, anche grazie alle Associazioni che possono approfittarne e interagire. Per Giuliano Vettorato la Cultura, con la C maiuscola, deve essere uno strumento inclusivo.
Da un’indagine recente dell’Assessorato risulta che il 43% delle Associazioni culturali in capo allo stesso hanno apprezzato il sostegno finanziario ricevuto e il 40% ne ha gradito la trasparenza degli Uffici di riferimento. Non pochi, il 12% ha poi riconosciuto l’importanza di fare rete.
«La Cultura italiana – dice, infine, l’Assessore – deve tenere vivo il cordone ombelicale con la Penisola ed anche aprirsi all’esterno. Intendo creare la Casa della Cultura Italiana. Dov’era la Casa dei telefoni di Stato vorrei che nascesse la Casa della Cultura italiana».
Tornando all’argomento Scuola Vettorato è convinto della necessità di sburocratizzazione del sistema e dell’urgenza di ridare dignità all’immagine del docente. Ricorda con determinazione le assunzioni di personale docente fatto e di quelle che certamente verranno.
Anche per le problematiche relative al clima l’Assessore cita il Piano Clima che già spiana la strada e rammenta che in ogni caso bisognerà agire in modo equilibrato con sostegni e campagne informative.

Giornalista pubblicista, scrittore.