“Rialzo dei tassi, la Provincia ripristini il fondo di rotazione”

CNA-SHV Alto Adige è preoccupata per i continui aumenti decisi a livello europeo. Il presidente Corrarati: “Sarà un autunno rovente”. Il segretario Sarti: “A livello locale chiediamo di riattivare l’unico strumento che potrebbe dare slancio agli investimenti, il fondo di rotazione”.

Per la nona volta quest’anno la Banca Centrale Europea ha deciso di aumentare i tassi di interesse. Continui rialzi che preoccupano la Confederazione degli artigiani e delle piccole imprese e che si traducono in un appesantimento del costo del denaro e in pesanti conseguenze, già presenti, su credito, mutui, consumi delle famiglie e investimenti delle imprese. “Di questo passo la stagione autunnale si preannuncia già rovente e non stiamo parlando di temperature – commenta il presidente di CNA Trentino Alto Adige Claudio Corrarati – la strada intrapresa a livello europeo è destinata a danneggiare ulteriormente le imprese, in special modo artigiane, micro e piccole, che per finanziarsi ricorrono soprattutto al credito bancario. Se alla questione dei tassi, aggiungiamo la questione dei costi delle materie prime ancora alti e quella dell’energia che continua comunque a pesare sulle aziende, non escludiamo che molte imprese non saranno in grado di investire ed espandersi, creando nuova occupazione, ma in molti casi rischiano addirittura la chiusura. Un osservatorio dei tassi permanente anche a livello locale è indispensabile per monitorare la situazione e essere in grado di mettere in campo azioni preventive”. Per evitare uno stallo anche a livello locale CNA-SHV Alto Adige chiede il ripristino del fondo di rotazione, abolito nel 2020 dalla Provincia. “In un contesto di continuo rialzo dei tassi – commenta il segretario Gianni Sarti – solo la concessione di un’anticipazione dei capitali attraverso questo strumento può a nostro parere dare alle imprenditrici e agli imprenditori nuovo slancio per investimenti ed evitare così la situazione di stallo che, altrimenti, temiamo fortemente caratterizzerà l’economia dei prossimi mesi. Il fondo di rotazione – conclude Sarti – è stato da sempre molto apprezzato dagli artigiani e dai piccoli imprenditori. In questo momento storico dove si chiede alle aziende di investire, in particolare in tema di sostenibilità e fonti rinnovabili, come previsto dal recente Piano Clima, uno strumento come questo potrebbe garantire alle imprese la liquidità immediata necessaria per intraprendere la strada della tanto ambita transizione ecologica. Pur con la correzione di alcune piccole criticità rispetto al passato, chiediamo alla Provincia di prendere in considerazione una sua riattivazione”.

Foto, il presidente CNA Trentino Alto Adige e il direttore Gianni Sarti