Uil Scuola, a Roma: “Sulla scuola in Alto Adige basta demagogia politica”

Energico intervento del segretario regionale della Uil Scuola Rua Marco Pugliese alla segreteria nazionale di Roma. “I partiti tornino ad occuparsi delle vicende tecniche della scuola abbandonando la demagogia. Vigileremo sulle prossime elezioni provinciali con incontri e analisi approfondite” è stato una delle affermazioni centrali della sua prolusione.
“Un nuovo patto per la scuola altoatesina”. È questa la richiesta che arriva dalla sede segreteria nazionale della Uil Scuola Rua a Roma dove il segretario regionale Marco Pugliese è intervenuto con chiari riferimenti alla situazione locale. “Vogliamo un maggiore coinvolgimento da parte della politica e delle altre sigle sindacali che dovrebbero contestare assieme a noi alcuni aspetti poco gradevoli. Penso, per esempio, ai partiti politici che organizzano riunioni senza invitare ufficialmente chi rappresenta i lavoratori. Nei prossimi mesi andremo ad incontrare tutte le forze politiche del territorio che si candideranno alle prossime elezioni provinciali per capire esattamente che idee abbiano del futuro della scuola. Continuiamo a sentire molte proposte demagogiche, spesso con il tema del plurilinguismo come protagonista, e poche idee che siano davvero concrete”.
Non poche sono le criticità dei docenti, si pensi ai posti a rischio e alle difficoltà di trasferimento. La volontà del sindacato è quella di andare oltre le semplici questioni di facciata. “Noi rappresentiamo prima di tutto i lavoratori della scuola. Chiaro che seguiamo con attenzione anche la didattica generale ma non possiamo nascondere come ci siano persone che non riescono ad abilitarsi, docenti che faticano a spostarsi (la classe di concorso di educazione fisica ce lo sta dimostrando in modo evidente) e anche lavoratori che perderanno il posto di fronte ad alcune progettualità. Scarseggiano, per esempio, gli insegnanti di seconda lingua nella scuola italiana e con i requisiti richiesti in Alto Adige è molto difficile trovarne. Prima di pensare a grandi riforme dobbiamo ragionare di questi problemi di sistema”.
Naturalmente non sono mancati riconoscimenti a ciò che, invece, funziona. “Rispetto al resto d’Italia siamo una delle poche province che paga gli insegnanti della scuola primaria più o meno come quelli della scuola secondaria di primo grado visto che hanno una laurea magistrale” ha riconosciuto il segretario regionale Marco Pugliese.
Il prossimo obiettivo della Uil Scuola, comunque, è sulle scuole provinciali. “Fino ad ora erano gestite dal comparto pubblico ma ora sono passate sotto la nostra competenza. Ora saranno gli insegnanti che si occuperanno degli insegnanti e proporremo anche modifiche contrattuali. A breve organizzeremo le assemblee perché crediamo in un sindacato dal basso. La nostra scuola deve essere protagonista e non solo subire sempre le azioni della politica. Molta attenzione, inoltre, sarà rivolta ai colleghi delle scuole dell’infanzia che spesso vengono ingiustamente sottovalutati, quasi non fossero docenti. Il comparto universitario, inoltre, deve essere considerato con maggiore dignità”,  ha concluso Pugliese.

Foto. Marco Pugliese, segretario regionale della Uil Scuola Rua

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