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Patrick Zaky, bloccato in Egitto, è in attesa del permesso di potersi recare a Bologna a discutere la sua tesi di laurea

18 Giugno 2023

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Patrick Zaky, bloccato in Egitto, è in attesa del permesso di potersi recare a Bologna a discutere la sua tesi di laurea

Patrick Zaki, lo studente egiziano iscritto all’università bolognese Alma Mater, chiederà la revoca del divieto di viaggio che gli è stato imposto dalle autorità del Cairo e di poter venire a Bologna  per poter discutere la sua tesi di laurea in presenza. Lo ha annunciato lui stesso oggi via Twitter.
La complicata e travagliata vicenda di Patrick Zaki, iscritto all’università di Bologna, incarcerato per 22 mesi in Egitto e rilasciato l’8 dicembre 2021, era iniziata il 7 febbraio 2020.
Quel giorno infatti stava rientrando in Egitto proprio dall’Italia per andare a trovare la famiglia in occasione delle vacanze. Ma quando arriva all’aeroporto del Cairo viene fermato dalle autorità egiziane. Secondo quanto riportato da alcune Ong e dai legali, lo studente viene torturato durante un interrogatorio durante il quale gli viene chiesto del suo lavoro, del suo interesse per il mondo della omosessualità e della sua collaborazione con l’Ong egiziana Eipr. Le accuse che gli sono state rivolte sono di istigazione alla violenza, alle proteste, al terrorismo e gestione di un account social che avrebbe come scopo quello di minare la sicurezza pubblica. In breve Zaki sarebbe attivo all’estero per fare una tesi sull’omosessualità e per incitare contro lo stato egiziano. Dopo quasi due anni, l’8 dicembre 2021 fu stato liberato ma non assolto. Tra le imposizioni il divieto di lasciare lo Stato nazionale.
Quest’oggi Patrick Zaki, comunica via Twitter ”Oggi ho consegnato la versione definitiva della mia tesi magistrale presso l’Università di Bologna, quattro anni dopo l’inizio di quel lungo e arduo percorso. L’amministrazione universitaria mi ha comunicato che la data stabilita per discutere la tesi sarà il 4, 5 o 6 luglio prossimo, secondo le regole dell’università. Di conseguenza, ho deciso di intraprendere le vie legali e bussare di nuovo alle porte per cercare di ottenere di poter viaggiare e poter discutere la mia tesi di laurea di persona davanti alla commissione di professori che la valuterà”.

Foto. Patrick Zaky all’uscita dal carcere abbraccia la sua ragazza