L’autonomia dell’Alto Adige/Südtirol è vincolata da trattati internazionali e il suo unico scopo è quello di tutelare la minoranza di lingua tedesca per favorire luna società dove italiani e tedeschi possano coesistere pacificamente. Un tentativo riuscito, tanto da assurgere a modello per quei innumerevoli contesti sociali in cui la presenza di minoranze etniche e linguistiche hanno prodotto conflitti e spaccature sociali. Questo quanto afferma la senatrice Julia Unterberger (SVP) presidente del Gruppo per le Autonomie insieme al vicepresidente Luigi Spagnolli (PD), commentando l’articolo di Milena Gabanelli e Simona Ravizza sul Corriere della Sera di oggi.
“Anche sul discorso della spesa pro-capite, il criterio che andrebbe adoperato è il cosiddetto residuo fiscale, cioè la differenza tra le tasse e le imposte versate dai contribuenti e le spese che le istituzioni di ogni ordine e grado fanno su quel territorio. Come riportano anche le ultime elaborazioni della CGIA di Mestre, i contribuenti della Provincia di Bolzano versano più di quanto ricevono in termini di servizi, con un saldo negativo di 2.859 euro pro-capite. L’Alto Adige/Südtirol quindi non sottrae egoisticamente risorse, ma ne destina una quota significativa alla solidarietà nazionale. L’autogoverno – concludono – comporta assunzione di responsabilità e migliora la qualità amministrativa.”
Foto. Luigi Spagnolli e Julia Unterberger
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