Il Ministro dei Trasporti italiano Matteo Salvini ha chiesto alla Commissaria per i Trasporti Adina Vălean di avviare una procedura d’infrazione contro l’Austria per quanto riguarda le misure di contenimento del traffico nel Brennero. Il provvedimento austriaco risulta infatti palesemente incompatibile con il principio di libera circolazione di persone e merci nel territorio degli Stati membri, stabilito dai Trattati europei e dall’acquis di Schengen.
Giusta e doverosa l’azione di Matteo Salvini, volta a tutelare l’Italia dalla concorrenza sleale austriaca, che impedisce arbitrariamente la circolazione di persone e merci – dichiara l’eurodeputato altoatesino Matteo Gazzini. Il passo, nella regione austriaca del Tirolo, collega l’Austria con l’Italia ed è un asse nord-sud chiave per gli operatori di trasporto tedeschi e italiani. La regione del Tirolo, sostenendo che l’aumento del traffico ha colpito l’ambiente e la qualità della vita lungo il corridoio, ha adottato misure unilaterali per frenare il transito di camion.
Non possiamo permettere all’Austria di danneggiare le imprese e i trasportatori italiani sul Brennero. E’ importante arrivare al più presto ad una soluzione che eviti definitivamente l’applicazione di queste vergognose misure, utili solo a generare tensioni e malcontento. Rinnovo il pieno appoggio all’azione intrapresa a livello europeo dal nostro Ministro delle infrastrutture – ribadisce Gazzini – specie in un periodo storico come questo, nel quale l’UE ha posto in essere attacchi diretti all’Italia e alla sua economia. A partire dal tentativo europeo di imporre il logo Nutri-score, che colpisce le nostre eccellenze agroalimentari, fino al nuovo obbligo d’efficientamento energetico degli edifici entro il 2030/2033, che metterebbe in ginocchio milioni di famiglie italiane a causa dei costi troppo elevati che solo in pochi potrebbero sostenere. A questo si aggiunga poi il nuovo aumento dei tassi di interesse e la riduzione dei titoli in portafoglio da parte della BCE e le misure imposte dai singoli Stati membri; si veda appunto l’Austria, con il suo stop unilaterale alla libera circolazione dei mezzi pesanti, e l’Irlanda, con la sua etichettatura volta a stigmatizzare il vino e a chiudere il mercato ad una produzione di qualità.
Questa Unione europea e le sue Istituzioni si comportano come se volessero deliberatamente distruggere l’economia italiana. Sembra così strano, adesso, parlare di Italexit? – conclude l’europarlamentare.
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