Il presidente ucraino Zelensky si è recato stamane al Parlamento europeo accompagnato dalla Presidente Roberta Metsola, per un incontro con gli esponenti politici presenti.
Una seduta durata poco meno di un’ora in cui i deputati non hanno potuto esprimere alcun intervento, essendo stato indicato il giorno prima, espresso diniego per la richiesta del tempo di parola, normalmente concesso per i dibattiti nell’aula plenaria.
“Mi sarei aspettato che l’istituzione simbolo della massima espressione democratica a livello europeo potesse concedere un brevissimo intervento; sarebbe bastato anche un minuto per i soli capi-delegazione, considerato che noi deputati siamo i diretti rappresentati dei cittadini europei” dichiara nella propria nota da Bruxelles l’eurodeputato altoatesino Matteo Gazzini, che aggiunge “la sensazione che ho personalmente percepito è quella di essere un mero spettatore esterno che assiste ad una sorta di spettacolo mediatico gravato da censura, dal quale non si evince il dramma di una guerra in corso. Nel proprio discorso Zelensky ha sostanzialmente chiesto supporto all’UE per l’invio di nuove armi e aerei da combattimento. Giusto fornire assistenza in un contesto così tragico, personalmente mi rammarico di non aver udito la parola pace negli interventi ascoltati”.