Gli artigiani CNA dicono sì alla funicolare Merano-Scena

Daniela Dal Col

Il progetto di un collegamento tra Merano e Scena con un impianto a fune piace a oltre l’85% degli artigiani CNA del Meranese. Il dibattito sul progetto nella città sul Passirio è sempre più “caldo” e la Confederazione ha deciso la scorsa settimana di avviare un sondaggio tra i suoi associati. Decine le risposte arrivate, dalle quali si evince un messaggio chiaro: per il mondo dell’artigianato CNA la funicolare è un’opportunità e avrà ripercussioni positive sulla mobilità di Merano. Entrando nel dettaglio, oltre il 60% delle imprese dichiara che la funzione del progetto dovrebbe essere quello di una mobilità al servizio di residenti e turisti, per più del 30% invece l’impianto servirà in particolare ai residenti del comprensorio, in particolare i pendolari. Sulla questione, dibattuta, della stazione a valle della funicolare circa il 40% degli intervistati si esprime a favore di una zona tassativamente collegata con la stazione ferroviaria, mentre il 33,3% pensa che il luogo ideale sia via Karl Wolf. Passando invece al tema del finanziamento dell’opera più della metà delle aziende intervistate optano per l’utilizzo delle risorse del PNRR e la gestione pubblica del servizio, mentre per il 27,8% la soluzione più adatta sarebbe quella di un finanziamento privato e gestione privata del servizio. “Il finanziamento resta il nodo centrale – dichiarano il presidente provinciale di CNA SHV Alto Adige Paolo Ferrazin e la vicepresidente di CNA SHV Alto Adige Daniela Dal Col -. Fermo restando infatti che il mondo dell’artigianato che rappresentiamo reputa positiva la realizzazione dell’impianto a fune per il miglioramento della viabilità della nostra città, bisogna chiarire come verrà finanziato e se e quanto peserebbe la sua realizzazione sulle casse del Comune di Merano”. Non solo funicolare. Per migliorare la viabilità della città del Passirio, gli artigiani CNA propongono anche un potenziamento dei servizi pubblici e lo spostamento di una parte di uffici pubblici dal centro alla periferia.

Foto, Paolo Ferrazin, presidente provinciale CNA SHV Alto Adige Südtirol