Emergenza mobilità a Bolzano, Restart BZ propone il BIKE TO WORK & TO SCHOOL BZ

Andare a scuola o al lavoro in bici fa bene e deve essere ulteriormente incentivato. Bolzano è dotata di oltre 56 km di piste ciclabili, un patrimonio che ha consentito di garantire attualmente il 26% degli spostamenti interni in città in bicicletta. Visto il preoccupante dilatarsi dei tempi di realizzazione delle infrastrutture di mobilità, e vista anche la crisi ambientale in atto, bisogna cercare di aumentare ulteriormente la percentuale di spostamenti su due ruote: proponiamo l’attivazione del progetto BIKE TO WORK & TO SCHOOL, un  programma finalizzato a favorire l’utilizzo della bicicletta in luogo della propria vettura privata negli spostamenti urbani, a favorire il decongestionamento della viabilità cittadina e a diffondere uno stile di vita più sano – afferma l’Ing. Renato Sette, presidente di Restart BZ.
Come scrive Sette, diversamente dall’offerta già in essere in molti Comuni altoatesini, l’idea di Restart Bz non prevederebbe lo sharing o il comodato d’uso gratuito a lungo termine di un mezzo elettrico messo a disposizione ai cittadini, ma che venga riconosciuto dal Comune un incentivo chilometrico per chi si reca al lavoro o a scuola in sella alla propria due ruote. Sette riferisce che politiche analoghe sono già state attuate con successo in Belgio e Francia, dove si è cominciato già dal 2015 a riconoscere ai cittadini l’incentivo di 25 centesimi di euro per chilometro percorso. Il Presidente di Restart BZ spiega anche che per misurare gli incentivi da corrispondere ai cittadini, questi dovrebbero ricevere un kit che comprende un dispositivo hardware da montare sulla propria bicicletta collegato a una app antifrode, che permetta di misurare gli spostamenti degli utenti/cittadini che utilizzano la bicicletta di proprietà per gli spostamenti urbani, vale per il bike to work & school.
In Italia dal 2016 il bike to work è una modalità di trasferimento casa-lavoro riconosciuta dall’INAIL per l’infortunio in itinere, ovvero l’incidente durante il percorso.
Sette punta il dito sulla situazione bolzanina e fa presente che serve un’operazione d’emergenza in tema di mobilità, una task force che permetta di diminuire il traffico interno degli automezzi, aumentando esponenzialmente quello pedonale e ciclabile.
Secondo gli attivisti di Restart BZ parallelamente, oltre ai già attivi Pedibus, si potrebbero istituire a Bolzano i Bikeschoolbus, ovvero gruppi di bambini, accompagnati da pensionati e/o volontari, che così raggiungerebbero la scuola a due ruote alleggerendo il traffico.
L’idea di BIKE TO WORK & TO SCHOOL BZ si inserisce all’interno di un processo che modifica rapidamente le possibilità di spostamento proponendo drastiche riduzioni dell’automobile. A fronte di un futuro incerto possiamo immaginare una Bolzano sostenibile in tempi brevi attraverso processi incrementali, leggeri, temporanei – conclude Renato Sette.