Cultura & Società Ultime Notizie

La Val d’Ega alla conferenza del turismo sostenibile in Spagna5 min read

21 Dicembre 2022 4 min read

author:

La Val d’Ega alla conferenza del turismo sostenibile in Spagna5 min read

Reading Time: 4 minutes

La Val d’Ega ha imboccato la strada verso la sostenibilità: alla certificazione secondo i criteri GSTC (Global Sustainable Tourism Council) – organizzazione che detta a livello internazionale gli standard per lo sviluppo sostenibile nel settore del turismo – ha fatto seguito la partecipazione alla conferenza internazionale GSTC2022, che si è tenuta a Siviglia dal 12 al 15 dicembre, con esperti a livello mondiale.
Non è più un segreto che la riduzione dell’impatto ambientale, la preservazione dei beni e tradizioni culturali, e una gestione ecologica attenta siano la base strategica più importante per lo sviluppo del turismo. Per il suo impegno in questo campo, la Val d’Ega, ha ufficialmente ricevuto l’importante riconoscimento internazionale secondo i criteri del Global Sustainable Tourism Council (GSTC).
Il GSTC è un’organizzazione senza scopo di lucro e i criteri dello standard stabiliscono parametri di valutazione basati sulla gestione sostenibile, l’impatto socio-economica, culturale e ambientale.
Un revisore esterno e il Comitato di Certificazione di Green Destinations si sono quindi occupati di esaminare un programma che ha consentito alla Val d’Ega di diventare nel 2022 una delle 5 regioni italiane a ottenere la certificazione.
«La certificazione è il primo riconoscimento ufficiale per il nostro progetto comune di rendere il turismo in Val d’Ega il più sostenibile possibile – afferma Erich Thaler, presidente di Val d’Ega Turismo – Dimostra che con la nostra strategia “Val d’Ega 2030” ha successo» Due anni fa, i soggetti interessati delle organizzazioni turistiche, degli impianti di risalita e delle strutture ricettive si sono riuniti intorno a un tavolo e si sono chiesti, nell’ambito di un processo partecipativo, come dovrebbe essere l’area turistica tra dieci anni. Ben presto è apparso chiaro che la sostenibilità svolge un ruolo formativo come ombrello protettivo della strategia. «Nel complesso, si può osservare un impegno comune e forte nella destinazione. Molti stakeholder sono caratterizzati da un grande interesse per l’argomento e dalla volontà di compiere i prossimi passi nella giusta direzione» è l’impressione di Albert Salman, presidente dell’organizzazione no-profit olandese Green Destinations, che ha verificato i criteri in loco.
Alla conferenza internazionale del GSTC, la responsabile della sostenibilità di Val d’Ega Turismo Stephanie Völser, in rappresentanza dell’intera area vacanze, ha spiegato a un pubblico internazionale quali progetti vengono seguiti in Val d’Ega: mobilità dolce, cicli regionali, sensibilizzazione di ospiti e operatori turistici.
La Conferenza Globale sul Turismo Sostenibile ha riunito più di 350 operatori turistici internazionali di 61 paesi per scambiare idee e imparare gli uni dagli altri. Tra i partecipanti c’erano ONG, destinazioni turistiche, albergatori e imprenditori le cui attività contribuiscono a promuovere un turismo sostenibile.
Stephanie Völser, ha inoltre condiviso la sua esperienza nella “gestione sostenibile della destinazione”. Negli ultimi due anni l’area turistica ha lavorato su questo aspetto e sono stati avviati numerosi progetti.
Ad esempio, è stata aumentata la frequenza delle linee di autobus ed è stato introdotto l’Eggental Guest Pass in tutta la regione. Anche le imprese e i comuni stanno dando il loro contributo agli sforzi di sostenibilità: il ComuneClima di Nova Ponente è stato premiato con l’argento dall’Agenzia CasaClima e il comune di Nova Levante è in procinto di essere certificato come ComuneClima.
Gli astrovillaggi del comune di Cornedo sensibilizzano sull’importanza della biodiversità con progetti mirati, come le escursioni notturne e un percorso didattico sulle api.
Anche le aree sciistiche di Carezza e Obereggen da anni si impegnano in materia di risparmio energetico e abbattimento dell’impatto ambientale. Primo comprensorio sciistico a gestione privata aderente al Patto per la Neutralità Climatica 2025, con rilevamento annuo di un’impronta di CO2 che deve essere ridotta o compensata, Carezza ottimizza costantemente le misure per il risparmio energetico nell’ambito dell’innevamento e della preparazione delle piste. Con misurazioni del manto nevoso e tracciamento Gps, si è riusciti a ridurre di un’ora il tempo di preparazione serale delle piste e una riduzione dei consumi di carburante dei gatti delle nevi di quasi 25%. Dal canto suo, Obereggen vanta da ormai 16 anni un sistema di gestione ambientale certificato ISO 14001 – lo standard internazionale più riconosciuto, risparmia annualmente 500.000 litri di gasolio e 21.000 tonnellate di emissioni CO2 grazie al teleriscaldamento. Inoltre percorre la strada della geotermia in luoghi simbolo come il Rifugio Oberholz.
E proprio a geotermia e l’architettura del rifugio Oberholz verranno spiegati durante l’appuntamento settimanale “Design meets Eco” a Obereggen. Questa struttura all’avanguardia a 2096 m si è allineata alla filosofia dell’area vacanze, facendo dell’efficienza energetica una priorità. A Carezza si organizza l’info tour “Sciare sostenibile, come funziona?” con il pioniere della neve artificiale, Georg Eisath, che 40 anni fa ha costruito i primi cannoni da neve dell’Alto Adige. Oggi Eisath ci fa scoprire l’interno del comprensorio sciistico climatico Carezza. Si scia fino alla stazione di pompaggio dei bacini artificiali per saperne di più sull’innevamento ad alta efficienza energetica e sull’innovativa preparazione delle piste.
Altri progetti servono a preservare la natura intatta e a rafforzare l’economia locale. Ad esempio, le aziende e gli ospiti vengono educati a evitare i rifiuti e la plastica. Come partner del progetto “Rispetta la montagna”, si incoraggia a trattare la natura alpina in modo responsabile. Una borraccia termica, disponibile in tutti gli uffici informazioni e in alcuni hotel e rifugi, può essere riempita presso i punti d’acqua designati. I cicli regionali tra agricoltura e gli esercizi alberghieri si rafforzano grazie a un coordinamento mirato: gli ingredienti freschi dei masi arrivano direttamente in cucina. 16 contadini della Val d’Ega hanno coltivato frutta e verdura per 24 strutture ricettive e ristoranti.
Stephanie Völser ha spiegato anche la complessità della sostenibilità nella sua presentazione a Siviglia: per cambiare qualcosa in modo sostenibile, i diversi gruppi di interesse devono lavorare insieme e i sistemi devono ingranare. Gli operatori turistici in Val d’Ega considerano la certificazione GSTC come una tappa della strategia Val d’Ega 2030 e la vedono come un incentivo a continuare essendo consapevoli che la sostenibilità è un processo e non solo un obiettivo.

Foto, (C) GSTC, C. Mendonça – Azore, S. Ravelli – Valsugana, S. Völser – Eggental Tourismus, M. Mingle – Park City Utah, CB Ramkumar-GSTC