Problema CASA in Alto Adige, comprare prezzi astronomici, affittare impossibile

Da oltre un decennio l’Alto Adige aspetta una riforma dell’edilizia abitativa e da anni la Giunta promette di farla. Quest’anno sembrava giunta l’ora e invece le premesse sono di tutt’altro avviso, dichiarano i consiglieri provinciali del Gruppo Verde. Questa settimana va in discussione in Consiglio provinciale la legge 116/22 che dovrebbe riformare l’edilizia agevolata della nostra provincia. Nella relazione di minoranza, Brigitte Foppa spiega a chiare lettere bene che cosa è successo in questo processo di riforma, che cosa è stato ottenuto e che cosa manca. Di seguito la sintesi della relazione.
La casa è un problema sempre più grave nella nostra provincia, si afferma. Un po’ ovunque, ma soprattutto nel capoluogo di Bolzano, trovare alloggi in affitto è difficilissimo e i prezzi sono esorbitanti. Secondo l’ASTAT, il 41% delle uscite delle famiglie viene assorbito dal costo della casa. Sembrava fosse giunta la volta buona e che finalmente si mettesse mano alle norme che regolano l’edilizia abitativa sociale e agevolata. Invece i risultati sono stati:
1.scorporare dalla legge sull’edilizia abitativa n.13/1998 la parte relativa all’edilizia pubblica e sociale (50 articoli) creando una legge propria (la “legge IPES”, n.5/22) molto poco convincente;
2.lasciare in piedi la legge del 1998 per la parte relativa all’edilizia agevolata, apportando con il disegno di legge firmato da Renzler n.116/22 con cambiamenti solo su piccole parti o settori marginali 
Nella relazione si denuncia anche il tentativo di rendere impossibile un confronto serio e costruttivo nella 4° commissione legislativa, quando quest’estate l’assessora Deeg ha provato a riformare questa materia così complessa con un solo articolo di 53 commi inserito nella legge omnibus. A ciò si sono affiancati conflitti e spaccature all’interno della SVP, partendo dallo scandalo Vallazza, fino alla mancata copertura finanziaria della legge in questione che andrà in discussione in aula questa settimana.
Tra gli elementi positivi i Verdi riscontrano la facilitazione della cancellazione del vincolo sociale che porta a un importante sgravio burocratico; la possibilità da parte della Giunta provinciale, in caso di inerzia da parte di un Comune, di destinare d’ufficio le aree edificabili per l’edilizia agevolata. Il risultato più significativo ottenuto durante il dibattito in commissione è stata la riduzione del punteggio da 23 a 21 punti per avere accesso alle agevolazioni. 
Nella direzione opposta denunciano la creazione di un fondo di garanzia a tutela dei locatari, in caso di mancato pagamento del canone da parte degli inquilini. Secondo il Gruppo Verde si dovrebbero sostenere maggiormente gli affittuari che diventano morosi senza colpa, ma la proposta non è stata accolta.
In conclusione la riforma non c’è stata, afferma Brigitte Foppa. Il problema della casa in provincia di Bolzano si riassume nelle seguenti parole “comprare costa troppo e affittare è praticamente impossibile. Se oggi un alloggio agevolato in una casa a schiera situata in un comune di medie dimensioni costa ben 600.000€, allora sono andate storte parecchie cose in questi anni e non ci sembra proprio che usciremo a breve da questa situazione” conclude Foppa, membro della 4° commissione legislativa, che ha seguito il tortuoso e tormentato iter di questa ipotetica riforma.

Foto. Brigitte Foppa e Riccardo Dello Sbarba

 

 

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