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„Nachdenklichkeiten“, l’espressione pittorica e concettuale di Urusla Beiler/Urbeil e Luis Seiwald alla Piccola Galleria di Bolzano

2 Novembre 2022

„Nachdenklichkeiten“, l’espressione pittorica e concettuale di Urusla Beiler/Urbeil e Luis Seiwald alla Piccola Galleria di Bolzano

Opera di Luis Seiwald
Opera di Urusla Beiler/Urbeil

Pro Vita Alpina, nata come gruppo di lavoro nel 1972, dal 1989 è attiva su tutto l’arco alpino come Associazione che supera anche i confini dell’Austria per garantire una promozione culturale su vasta scala. Sempre secondo le finalità dell’associazione austriaca, a Bolzano lo scorso 28 ottobre presso la Piccola Galleria di Bolzano in via Portici 30, passaggio Via Dott. Streiter, è stata inaugurata la mostra d’arte che vede protagonisti due artisti, Urusla Beiler/Urbeil e Luis Seiwald. „Nachdenklichkeiten“ è il titolo della manifestazione che mostra l’opera di questi due artisti provenienti dal nord e dal sud del Tirolo.
Ursula Beiler, nata nel 1959 a Inzing, non è una sconosciuta nel mondo dell’arte, come non lo è anche Luis Seiwald.
Entrambi affrontano temi filosofici ed esistenziali, Beiler con grande acume entra nell’intimo della persona e della società, rompendo certezze consolidate per porre domande di fondo, anche di tipo religioso. Non poco scalpore suscitò già in passato il suo progetto artistico „Grüß Göttin“, ovvero “buongiorno dea”, non certo per sostituire il noto „Grüß Gott“ o “buondì”, ma per inserirlo in una visione generale. Esempi calzanti di questo suo approccio artistico sono presenti alla mostra.
Luis Seiwald, laureatosi all’Accademia di Belle Arti di Urbino, si occupa fin dall’elaborazione del progetto della sua tesi di laurea della correlazione tra arte ed energia. Molto evocativa è l’installazione presente in galleria dove si possono vedere i diversi luoghi del mondo in cui Seiwald ha individuato e poi collocato le urne di energia. Molto interessanti sono anche le sue tele di pittura informale in cui il pittore con grande maestria esprime il rapporto tra terra e cosmo interconnesso da quegli elementi posti dall’uomo, che in ogni modo sono minimi rispetto all’ampiezza dell’infinito.  
Da non perdere l’installazione dell’artits che ci riporta in pieno periodo di chiusure e paure legate alla pandemia di Coronavirus, quando Luis Seiwald presso il Museion di Bolzano per annullare la distanza interpersonale ha indossato guanti di plastica per rassicurare gli interlocutori e stringere la mano delle persone presenti.
La mostra si chiude oggi, 2 novembre.

Urusla Beiler/Urbeil e Luis Seiwald

Giornalista pubblicista, scrittore.