Giornata contro la violenza sulle donne, Unterberger (SVP):ancora tanta strada da fare

Nonostante l’accresciuta attenzione dell’opinione pubblica, le iniziative legislative come il Codice rosso, l’inasprimento delle pene e le nuove fattispecie di reato, la violenza contro le donne non si arresta e, dall’inizio dell’anno, in Italia ben 95 donne sono state vittime di femminicidio. – Così in una nota  inviata al nostro giornale la presidente del Gruppo per le Autonomie, Julia Unterberger.
Purtroppo il maschilismo ha radici talmente profonde da essere a tutti gli effetti un principio fondativo delle nostre società. Quello che bisogna fare allora è contrastare questa pseudo-cultura della supremazia maschile che si manifesta anche negli squilibri e nelle disparità nel mondo del lavoro, nell’impossibilità di accesso ai ruoli di comando, nella mancata divisione dei compiti di cura e gestione familiare. Noi donne siamo quindi chiamate a combattere per la parità sostanziale e a denunciare tutti i meccanismi invisibili della subalternità e della denigrazione, che trova ancora alimento nella rappresentazione mediatica della donna e che si nasconde in una lingua che conosce il femminile solo per le posizioni basse mentre per i ruoli apicali usa solo il maschile. Ci sono poi lacune legislative che vanno colmate con urgenza: il Codice Rosso ha introdotto nuove importanti fattispecie di reato come il revenge porn, ma il reato d’odio e di istigazione all’odio di genere non ha ancora visto la luce. Su questo, anche nell’attuale legislatura ho presentato una proposta di legge che guarda soprattutto a quella Rete dove, in un clima di vera e propria impunità, l’odio e l’istigazione all’odio verso le donne raggiungono i massimi livelli. L’altro nodo è quello dell’assenza di misure precautelari per i violenti, riconoscendo ai PM o alla Polizia Giudiziaria la facoltà di fermo davanti a gravi o imminenti pericoli di violenza. Esattamente com’era previsto dal ddl del Governo Draghi che era all’esame del Senato al momento dello scioglimento anticipato della legislatura. Quello che al più presto deve maturare – conclude la senatrice della SVP – è un sistema di condanne sociali, culturali e penali in grado di soffocare la violenza in ogni sua manifestazione. Solo così si riuscirà a estirpare questa vera e propria piaga sociale.

Foto, Julia Unterberger

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