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Danza. “La Nona (dal caos, il corpo)”il prossimo spettacolo a Bolzano del coreografo Roberto Zappalà del progetto Transiti Humanitatis1 min read

19 Novembre 2022 < 1 min read

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Danza. “La Nona (dal caos, il corpo)”il prossimo spettacolo a Bolzano del coreografo Roberto Zappalà del progetto Transiti Humanitatis1 min read

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Primo appuntamento a Bolzano con la Stagione di danza del Centro Servizi Culturali S. Chiara. Mercoledì 23 novembre, alle ore 20.30, il Teatro Comunale ospiterà la Compagnia Zappalà Danza con La Nona (dal caos, il corpo), una creazione firmata da Roberto Zappalà, coreografo catanese da oltre 30 anni alla guida della compagnia che porta il suo nome, con musiche di Beethoven (Sinfonia n° 9 op. 125) nella trascrizione per due pianoforti di Franz Liszt.
Premio Danza&Danza 2015 come “Produzione italiana dell’anno”, La Nona (dal caos, il corpo) rappresenta il 3° step del progetto Transiti Humanitatis, un progetto di Nello Calabrò e Roberto Zappalà della Compagnia Zappalà Danza che si arricchisce di un nuovo e importante tassello. Dopo “Invenzioni a tre voci”, creazione dedicata alla donna, e “Oratorio per Eva”, omaggio alla figura simbolica di Eva, l’ultima sinfonia di Beethoven è la fonte d’ispirazione per il nuovo spettacolo della compagnia. La musica utilizzata non è la versione originale per coro, solisti e orchestra ma la trascrizione per due pianoforti che ne ha fatto Liszt.
È sempre a partire dal corpo e dalle sue “storie” che Zappalà propone una riflessione sull’uomo e sull’umanità; sulla sua condizione di perenne conflitto e sulle speranze di solidarietà e fratellanza universale. L’umanità in transito è un’umanità in movimento, il contrario di immobilità, di immutabilità, di idee assolute e di assenza di dubbio. Il movimento è laico, come lo spirito di Beethoven e della sua musica. E la laicità del pensiero e dei comportamenti è alla base della creazione.
L’umanità che danza nello spettacolo è un‘umanità che si sviluppa da un processo di accumulazione, da un caos primordiale, da una pluralità di intrecci e microstorie conflittuali e “negative”, che sfociano, nella seconda parte, nella pacificazione dell’adagio e nella gioia finale del quarto movimento.

Foto di scena@CentroserviziSantaChiara Tn