I ricercatori di tre università, una olandese, l’altra belga e l’ultima svizzera hanno recentemente scoperto che su una pagina web che si clicchi o non si clicchi sul pulsante “invio” dopo aver iniziato a compilare un modulo, chi sta dall’altra parte raccoglie comunque i nostri dati e li usa o fa usare per far pubblicità. I ricercatori hanno analizzato quasi tre milioni di siti online relativi a circa centomila siti internet diversi e scoperto che quando un utente inizia a compilare un modulo online, in quasi duemila casi, anche se poi cambia idea, non arriva sino in fondo e non clicca sul pulsante invia, chi sta dall’altra parte fa comunque suoi tutti i dati già inseriti nel modulo, a cominciare, se presente, dall’indirizzo mail che difficilmente manca. In molti casi – europei e non europei – lo studio suggerisce che l’obiettivo perseguito da chi raccoglie, con l’inganno, i nostri dati personali è inequivocabilmente il marketing: i dati che inseriamo nei moduli online magari per richiedere informazioni su questo o quel prodotto o servizio – anche se noi poi cambiamo idea e non completiamo la richiesta – fanno gola a chi fa pubblicità online perché il fatto stesso che abbiamo iniziato a compilare un certo modulo significa, ovviamente, che abbiamo un certo interesse. Moda e bellezza gli ambiti merceologici nei quali il trucchetto è più usato. Ma il commercio elettronico in generale è un universo nel quale i “furbetti” del modulo sembrano, stando allo studio, essere in agguato. Per fortuna – benché si tratti di consolazione magra – questo genere di espediente non sembra altrettanto diffuso nei moduli e formulari resi disponibili online dalla pubblica amministrazione. Inutile dire che si tratta di un trucchetto che pone chi lo mette in scena completamente al di fuori delle regole sulla protezione dei dati personali europee che impongono, innanzitutto, che ogni trattamento di dati personali, quale che ne sia la finalità, sia trasparente ovvero noto all’interessato prima di iniziare. E non c’è dubbio alcuno che, normalmente, chi inizia a completare un modulo ma poi non lo invia ha la legittima aspettativa che il contenuto di quel modulo sia cancellato. Insomma utenti avvisati mezzi salvati: se non siete certi di voler inviare un modulo online, non iniziate proprio a completarlo.