Bolzano. Urgente potenziare l’autonomia energetica delle imprese, sollecitano gli artigiani

Anche le imprese del Trentino alto Adige temono l’impatto dei rincari di energia e materiali sui costi operativi. A livello locale come nazionale è necessario che la politica economica mantenga un profilo fortemente espansivo, è l’opinione del presidente regionale di CNA Claudio Corrarati.
I dati dell’analisi flash dell’Ire della Camera di Commercio di Bolzano diffusi in questi giorni non lasciano spazio a dubbi di sorta. I rincari di energia e carburanti stanno pesando sulle aziende altoatesine. Circa due terzi delle imprese intervistate hanno dichiarato che gli aumenti nel 2021 hanno avuto un impatto rilevante sui costi complessivi e già a fine febbraio sei aziende su dieci temevano che quest’anno i nuovi rincari di energia e materiali avrebbero inciso sui costi operativi. Ora, a causa del conflitto russo-ucraino, il quadro è ulteriormente peggiorato. CNA a livello nazionale ha evidenziato nel corso dell’audizione sul DEF davanti alle Commissioni Bilancio di Camera e Senato che 5 miliardi sono “risorse modeste rispetto alla complessità del momento” per ridurre il costo dell’energia e dei carburanti, compensare l’aumento del costo delle opere pubbliche, risarcire le imprese dagli effetti delle sanzioni. Tuttavia il Paese, e anche la nostra Regione, oggi dispongono di un acceleratore rappresentato dal Piano nazionale ripresa e resilienza (PNRR), le cui risorse non solo possono mitigare gli effetti di rallentamento della domanda privata ma possono auspicabilmente migliorare il contesto economico nazionale. “Continuiamo ad avere la conferma di come i costi dell’energia stiano mettendo a dura prova le nostre imprese che già da due anni lottano per continuare la propria attività – così il presidente di CNA Trentino Alto Adige Claudio Corrarati -. Ecco perché come CNA pensiamo che occorra concentrare le risorse del Pnrr per aumentare l’autonomia energetica dell’Italia a partire dal sostegno dell’autoproduzione nelle piccole imprese. È necessario inoltre a livello locale come nazionale che la politica economica mantenga un profilo fortemente espansivo”. Inoltre è necessario prevedere la ristrutturazione e l’allungamento delle scadenze dei debiti contratti dalle imprese con il sistema bancario durante la pandemia. Serve con urgenza riorientare l’export del made in Italy realizzato al 66% da piccole imprese che devono essere accompagnate su mercati nuovi e meno impattati dalla guerra. Servono ancora risorse perché la ripresa realizzata nel 2021 non vada perduta.

Foto. Claudio Corrarati, presidente CNA Trentino Alto Adige

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