Invalidi civili, insostituibile il sostegno fornito loro dalll’ANMIC Alto Adige

Essere invalidi civili e al contempo disoccupati è una doppia situazione di disagio. Ad oggi più di 5.000 invalidi civili altoatesini devono convivere con questa duplice sfida, nonostante la situazione già di per sé sufficientemente complessa a causa della malattia o disabilità congenita o acquisita. Imparare una professione, intraprendere una carriera e praticarla per decine di anni fino alla pensione per migliaia di invalidi civili altoatesini purtroppo è un’utopia. Per migliorare la vita di questi cittadini in Alto Adige vengono realizzati numerosi progetti ed iniziative. La formazione professionale, come dimostra l’esperienza dell’Associazione Invalidi Civili (ANMIC Alto Adige), risulta essere uno di questi sostegni. L’Associazione Invalidi è un’organizzazione di volontariato senza scopo di lucro riconosciuta a livello statale dal 1965 e provinciale dal 1994.

Un recente corso di formazione in contabilità e bilancio ha dato prova del successo che la formula di integrazione lavorativa può assicurare: la maggior parte dei partecipanti – tutti invalidi civili di età diverse – sono rientrati nel mondo del lavoro.
“Innanzitutto, è importante che i soggetti interessati cerchino aiuto e si facciano riconoscere come invalidi civili”, spiega Thomas Aichner, Presidente ANMIC Alto Adige. “In questo modo ricevono – a seconda della valutazione espressa da una commissione medica – varie prestazioni assistenziali che comprendono, ad esempio, la concessione di ausili gratuiti e la liquidazione di prestazioni finanziarie. Per quanto riguarda gli invalidi civili in cerca di lavoro, invece, risulta particolarmente vantaggiosa l’iscrizione nelle cosiddette “liste delle categorie protette”. Mediante tali liste, le persone vengono assistite dal Centro di mediazione della Provincia e hanno la possibilità di cercare, insieme a un intermediario, un lavoro adatto e compatibile alla propria malattia o disabilità. Per esempio, un invalido civile che per anni ha lavorato come piastrellista e soffre di asma cronica, potrebbe trovare come soluzione un’occupazione nell’amministrazione.
Anja, un’invalida civile di 50 anni della Val Venosta, si è trovata ad affrontare esattamente questa precaria situazione: “A causa della mia malattia e della sindrome di Asperger, è diventato sempre più difficile svolgere il mio lavoro di insegnante. Soffrivo di attacchi di panico, mi sentivo debole e spossata, ero molto spesso malata e di conseguenza, non ero più in grado di esercitare il mio lavoro abituale. In seguito, per necessità sono stata costretta a lavorare per un contadino come bracciante, ma conclusi quei due mesi di servizio, non sapevo più cosa fare.”

Anche Martin, invalido civile di 30 anni della Bassa Atesina, si è ritrovato nella medesima situazione: “Mi sono diplomato alla scuola media e ho lavorato come pesatore in un magazzino di frutta a Termeno fino a quando non mi sono ammalato. Poiché il mio stato di salute si è aggravato sempre di più, ho dovuto abbandonare questo lavoro. Da allora ho provato diverse volte a contattare altri datori di lavoro e a trovare un nuovo lavoro. Purtroppo, senza alcun successo.”

Dieci invalidi civili provenienti da tutto l’Alto Adige e in cerca di lavoro hanno preso parte a un corso di corso di contabilità alla cui organizzazione ha provveduto l’ANMIC Alto Adige. Spinti dalla voglia di mettersi in gioco, hanno affrontato 5 mesi di corso con diligenza, impegno e curiosità, apprendendo numerose competenze di contabilità e bilancio. Il corso era suddiviso in 11 moduli e prevedeva una vasta gamma di argomenti – dall’economia al diritto – permettendo ai partecipanti di prepararsi ad affrontare un futuro impiego nel campo amministrativo e contabile. Alle oltre 520 ore di teoria ha fatto seguito uno stage presso un’azienda altoatesina, che ha permesso ai partecipanti di mettere in pratica le competenze apprese.

L’ANMIC Alto Adige, oltre ad offrire corsi di formazione, si dedica all’informazione e alla consulenza per invalidi civili e aziende. Rientrano in questo ambito anche aspetti di diritto del lavoro, l’assistenza nella ricerca di personale e di posti di lavoro, la consulenza sulla quota di assunzione obbligatoria e sui benefici fiscali, nonché l’assistenza per l’integrazione di invalidi civili e persone disabili.

Con più di 6.000 soci, l’ANMIC Alto Adige è la più grande associazione in Alto Adige che si occupa della rappresentanza degli interessi di invalidi civili e persone disabili.

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