La frutta esotica arriva sulla nostra tavola grazie all’alto consumo di energia ed emissioni di gas serra.

La frutta esotica arriva sulla nostra tavola per mezzo del traporto aereo. Questo è molto più breve rispetto a quello via mare, che solitamente richiede diverse settimane. Uno dei vantaggi del trasporto per via aerea – spiega il Centro Tutela Consumatori Utenti – è che i frutti possono essere raccolti dopo che abbiano raggiunto la piena maturazione, ottenendo così un sapore più intenso. Un ulteriore vantaggio è che la frutta arriva in commercio poco tempo dopo essere stata raccolta ed e quindi è molto fresca. La frutta che viene trasportata via mare, viene invece raccolta ancora prematura e acerba, trasportata raffreddata e raggiunge la maturazione nel Paese di destinazione, poco prima di essere venduta.
Tra la frutta esotica che ci giunge per via aerea ricordiamo mango, ananas, litchi e banane. Dato che i costi di trasporto per via aerea sono molto alti, ne deriva che anche il prezzo finale della frutta sia più caro rispetto a quello della frutta trasportata in nave, e di conseguenza che non venga venduta in qualsiasi negozi, ma principalmente nei negozi di specialità gastronomiche.
L’aspetto negativo del trasporto aereo è l’alto consumo di energia e la produzione di emissioni di gas serra. Secondo i calcoli dell’Istituto per l’energia e la ricerca ambientale Heidelberg (ifeu), l’impronta di CO2 di un ananas trasportato per via aerea è 25 volte superiore a quella di un ananas trasportato in nave. “L’ananas che dall’America centrale viene trasportato in Germania via mare ha un’impronta di circa 0,6 chilogrammi di CO2 per chilogrammo di ananas. Per l’ananas che arriva in Germania via aerea, invece, si parla di più di 15 chilogrammi di CO2 per chilogrammo di ananas”, spiega Silke Raffeiner, nutrizionista del Centro Tutela Consumatori Utenti. “Questo significa che gli ananas trasportati per via aerea producono più gas a effetto serra della maggior parte dei prodotti di carne. Talvolta, sulla frutta in commercio si può trovare l’indicazione del tipo di trasporto, tuttavia, per i produttori non vi è alcun obbligo di indicare il mezzo di trasporto sull’etichetta del prodotto.

Redazione

Share
Published by
Redazione

Recent Posts

SVP-Obmannschaft: Dieter Steger folgt auf Philipp Achammer

Dieter Steger und Philipp Achammer/c-Oliver Oppitz photography Antonio Tajani/c-Oliver Oppitz photography Waltraud Deeg, Verena Tröger…

4 ore ago

“La Vita è un Dono”, concerto di beneficenza al Kimm di Maia Bassa a Merano

Il prossimo 24 maggio alle 20:15 presso il Centro Culturale di Maia Bassa – Kimm…

5 ore ago

Jannik Sinner triste rinuncia, seri problemi all’anca

"Non è facile scrivere questo messaggio ma dopo aver parlato di nuovo con i medici…

9 ore ago

Ricordate anche a Bressanone le vittime della strage nazista

Dopo Merano (30 aprile), Lasa (2 maggio), Bolzano 3 maggio delegazioni di ANPI Alto Adige…

10 ore ago

Non nascondiamoci dietro un dito: la questione di genere in Università

Martedì 7 maggio, un libro e uno spettacolo teatrale per ragionare sugli ostacoli che ancora…

11 ore ago

Alto Adige, un’ostetrica per ogni bambina!

Fin dal 1992, il 5 maggio di ogni anno, si celebra la Giornata Internazionale dell’Ostetrica.…

12 ore ago