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Biodiversità in movimento

18 Gennaio 2022

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Biodiversità in movimento

Viaggi spesso incredibili che raccontano molto di come stanno cambiando gli equilibri del pianeta: il primo appuntamento dell’anno di “incontri al Museo per parlare di fauna” è dedicato allo studio della migrazione degli uccelli in Italia. Ad approfondire l’argomento uno dei massimi esperti del settore: Fernando Spina del Centro Nazionale Inanellamento di ISPRA.

È da 25 anni che ISPRA (Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale) e MUSE – Museo delle Scienze di Trento sono in prima linea nel Progetto Alpi, il programma di monitoraggio scientifico che studia il fenomeno della migrazione postriproduttiva attraverso la catena alpina. Iniziato nel 1997, il progetto ha permesso di inanellare 199 specie in 40 stazioni di inanellamento distribuite su tutto l’arco alpino. Due quelle trentine: Bocca Caset, in Val di Ledro, e Passo Brocon, tra Vanoi e l’altopiano del Tesino, gestite direttamente dai ricercatori del MUSE.  

Mercoledì 19 gennaio 2022 alle 20.45, sia in presenza (qui il link per iscriversi) che in diretta FacebookFernardo Spina del Centro Nazionale Inanellamento di ISPRA parlerà dell’affascinante mondo dei migratori alati nell’incontro Biodiversità in movimento. Lo studio della migrazione degli uccelli in Italia”. L’evento è il primo appuntamento dell’anno della rassegna “Incontri al Museo per parlare di fauna”, incentrati in questa nuova edizione sulla dimensione partecipativa dei monitoraggi faunistici e sulle reti di relazioni che li rendono possibili. 

Fernando Spina grazie alla sua esperienza internazionale di ricercatore e coordinatore del Centro nazionale di inanellamento, entrerà nel vivo dei progetti che ha coordinato e direttamente seguito come ISPRA e prima come Istituto Nazionale per la Fauna Selvatica, soffermandosi sui luoghi dove la migrazione diventa spettacolo, quali le piccole isole in mezzo al Mediterraneo in primavera e i valichi e le zone umide nelle Alpi.  

“Durante l’incontro – anticipa Spina – illustreremo il lavoro svolto dai tanti inanellatori e partecipanti che negli anni si sono susseguiti in uno dei più rilevanti progetti partecipativi, e che rientrano fra i più importanti esempi di Citizen Science. Dati e conoscenze importanti che rispondono alle richieste di conservazione dell’avifauna migratrice come previsto dalla Direttiva Uccelli UE e che ci aiutano a capire meglio come stanno cambiando gli equilibri del pianeta”. 

La serata sarà anche occasione per presentare la recente pubblicazione dedicata al Progetto Alpi (qui maggiori info), il programma di monitoraggio su scala alpina che ISPRA insieme al MUSE sta conducendo da 25 anni.  

Modera l’incontro Paolo Pedrini, conservatore Zoologia dei Vertebrati del MUSE. 

Fernando Spina dal 1982 è ricercatore presso l’ISPRA e Dirigente di ricerca dal 1995. È stato responsabile del Centro Nazionale di Inanellamento Italiano (CNI) dal 1982 al 2017 e dal febbraio 2017 è responsabile dell’Area per l’Avifauna Migratrice nell’ambito del Dipartimento ISPRA “Monitoraggio e tutela ambiente e conservazione biodiversità”. Ha ricoperto il ruolo di Chairman del Consiglio Scientifico della Convenzione di Bonn sulle specie migratrici (CMS) e, tra il 1995 ed il 2005, è stato presidente EURING (Unione Europea per l’Inanellamento, www.euring.org), network che riunisce 38 Centri nazionali di inanellamento europei ed oltre 10.000 inanellatori. Dal 1988 è coordinatore del Progetto Piccole Isole (PPI) di ISPRA, sulla migrazione primaverile nel Mediterraneo, e, insieme ai ricercatori del MUSE – Museo delle Scienze di Trento, ha contribuito al lancio, nel 1997, del Progetto Alpi. Ha pubblicato oltre 120 lavori scientifici e realizzato l’Atlante Italiano della Migrazione degli Uccelli  (http://www.isprambiente.gov.it/it/pubblicazioni/pubblicazioni-di-pregio/atlante-della-migrazione-degli-uccelli-in-italia/view?set_language=it).  

Foto/c-Osvaldo Negra, MUSE