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Ritiro sociale nei giovani, realtà sommersa e preoccupante

3 Dicembre 2021

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Ritiro sociale nei giovani, realtà sommersa e preoccupante

“Hikikomori”, “ritirati sociali” o “eremiti sociali/metropolitani” sono quei soggetti che non rifiutano a priori la società, anzi fanno di tutto per poterne fare parte ma, a causa sia di specifici fattori individuali sia di stati emotivi negativi conseguentemente innescati, non ci riescono e arrivano a maturare l’idea di non essere idonei a stare nella società̀ e che, quindi, l’unica soluzione possibile è quella di rinchiudersi nella propria stanza” (definizione Bagnato K.)

Il CRAIS (Coordinamento delle strutture socio-pedagogiche della Provincia di Bolzano) e l’Associazione “La Strada – Der Weg ONLUS”, in collaborazione con la cooperativa Explora, e con la supervisione del prof. Urban Nothdurfter della Libera Università di Bolzano, ha svolto tra ottobre 2020 e settembre 2021 un progetto di ricerca finalizzato ad indagare la realtà sommersa del ritiro sociale nei giovani sul nostro territorio, realtà spesso conosciuta con il termine giapponese “Hikikomori”.
Obiettivo della ricerca di CRAIS era una prima esplorazione per tentare di comprendere come si presentava il fenomeno del ritiro sociale degli adolescenti in età scolare in Alto Adige. Con un approccio qualitativo e attraverso l’uso di varie interviste semi-strutturate si è cercato di comprendere più a fondo il fenomeno, rispetto alle cause, ai primi campanelli di allarme, al ruolo della scuola e della famiglia, alle differenze tra i vari distretti e ai possibili approcci di intervento. A tale scopo sono stati intervistati molteplici testimoni privilegiati, appartenenti ai settori della salute mentale, della pubblica amministrazione, del sociale pubblico e privato. Inoltre sono stati condotti degli approfondimenti con numerose interviste condotte all’interno di istituti scolastici provinciali.
Sono stati raccolti dati molto interessanti e importanti ai fini psicoeducativi, anche se purtroppo non è stato possibile giungere ad una stima numerica-quantitativa, perché la definizione di “ritiro sociale” non è ad oggi ancora appieno condivisa e, per tale motivo, gli intervistati non sono stati sempre in grado di quantificare in maniera precisa ed affidabile i casi a loro noti. Soprattutto nel mondo della scuola la variabilità tra le diverse situazioni rendeva estremamente difficile risalire ai reali motivi di un abbandono scolastico.

Foto. Marco Crepaldi /C ASS. La Strada