Merano. L’avvocato De Giuseppe: “La donna di 37 anni non è morta di Covid, violata la privacy”

Notizie false e tendenziose, con conseguente, grave violazione della privacy. L’avvocato Mark Antonio De Giuseppe intima ai media locali l’immediata rettifica dei contenuti diffusi nei giorni scorsi, relativi alla morte di una donna di 37 anni, dichiarata defunta per Covid, benché affetta anche da altre patologie. Nella comunicazione diramata tramite Pec agli organi di stampa, il legale smentisce che la giovane sia deceduta a causa del virus: “I familiari sono profondamente indignati per la pubblicazione di notizie in gran parte false e tendenziose e adiranno le vie legali per tutelarsi, poiché i servizi usciti hanno avuto l’effetto di ledere la loro privacy, avendoli resi identificabili da terzi”. I media hanno inoltre inteso accentuare il fatto sottolineando che la donna non fosse vaccinata. L’avvocato De Giuseppe controbatte categoricamente: “Questo caso è stato strumentalizzato per incutere paura in modo ingiustificato. La signora non è morta di Covid-19, ma di altre patologie pregresse di cui soffriva da anni, pertanto la notizia della sua scomparsa non sarebbe mai dovuta uscire. Tutto ciò è moralmente riprovevole”. Raggiunto telefonicamente, il legale precisa di non poter rivelare ulteriori particolari sull’accaduto, per rispettare il dolore e la privacy (già troppo violata) dei suoi assistiti. La strumentalizzazione della morte della giovane altoatesina pone per l’ennesima volta interrogativi sull’etica e sulla deontologia di chi fa giornalismo. Dopo circa due anni dall’inizio della pandemia urge sempre più fare chiarezza sulla gestione complessiva del Covid: è d’obbligo finalmente la trasparenza sui numeri, sulla classificazione dei malati e dei morti Covid, sulle terapie domiciliari precoci, sulla campagna vaccinale e sul fine ultimo del Green Pass. Perché non “sta andando bene”, proprio per niente.

Foto, Mark Antonio De Giuseppe