L’attore si mette al servizio di una storia da raccontare, afferma Francesco Patanè

Lo davano in maggio al Filmclub di Bolzano, Il cattivo poeta, diretto da Gianluca Jodice con Sergio Castellitto nel ruolo principale e Francesco Patanè come co-protagonista. Il film narra gli ultimi anni di vita del poeta-vate Gabriele D’Annunzio, come uno dei più prestigiosi esponenti della letteratura, nonché della storia del nostro Paese. Sergio Castellitto interpreta il ruolo del vate, mentre Patanè quello di Giovanni Comini, il più giovane federale d’Italia del periodo.
Abbiamo parlato con Francesco Patanè, che attualmente si trova a Roma, per conoscere alcuni aspetti legati alla sua esperienza circa la realizzazione del film, del perché ha intrapreso la carriera dell’attore e cosa significhi recitare.
Francesco Patanè, classe 1996, inizia a esplorare l’affascinante mondo della recitazione per gioco alla tenera età di sette anni a Genova e dopo il liceo classico accede al Teatro Stabile della città ligure, dove fa esperienze teatrali importantissime. Sempre a Genova si forma come attore, ma è a Roma che avrà la grande opportunità di essere scelto per un ruolo tanto importante, come quello di interpretare la parte di Giovanni Comini a fianco di Sergio Castellitto per il grande schermo. Un salto di qualità che pochi hanno potuto fare in così poco tempo.
Con particolare bravura Patanè interpreta la figura di Comini. Senza eccessi didascalici riesce ad evocare anche nello spettatore meno esperto momenti di riflessione, portandolo a immedesimarsi nella personalità e nella situazione vissuta da Giovanni Comini. Un modo originale di fare cinema.
Patanè non fa mistero del fatto che l’esperienza sul set con Castellitto sia stata per lui un’esperienza più che formativa. «Castellitto la sua bravura la mette sempre al servizio di ciò che deve raccontare e ciò è davvero sorprendente», racconta con entusiasmo Patanè.
Francesco Patanè, oltre ad essere stato candidato come miglior attore non protagonista ai Nastri d’Argento del 2021, ha avuto il prestigioso riconoscimento quale miglior attore per la sua prova ne Il cattivo poeta alla XVIII edizione del Magna Graecia Film Festival.
Infine, chiediamo all’attore cosa consiglia a chi volesse fare l’attore. Patanè senza giri di parole sconsiglia di fare questa scelta semplicemente per l’ambizione di farsi vedere, ma di coltivare il desiderio di mettersi al servizio di una storia da raccontare.

Foto, Francesco Patanè

Claudio Calabrese

Giornalista pubblicista, scrittore.

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Claudio Calabrese

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