Alexandra Dovgan, genio del pianoforte suonerà a Bolzano

L’inizio del Concorso Pianistico Internazionale Ferruccio Busoni s’accompagna quest’anno ad un concerto di gala del tutto straordinario. Un appuntamento che segna in qualche modo la misura del talento e delle capacità straordinarie che anche i giovani partecipanti al concorso dovranno dispiegare per ambire al Premio Busoni e avviarsi così ad una luminosa carriera.
Quest’anno l’ospite è una stella che malgrado la giovanissima età già brilla luminosa nel firmamento della musica internazionale: Alexandra Dovgan, di appena 14 anni, salirà il 24 agosto alle 20.30 sul palcoscenico dell’Auditorium di via Dante, dove si svolgeranno per la prima volta anche le prove solistiche del concorso, per festeggiare con un concerto memorabile l’inizio della competizione.
La Dovgan è un’ospite che incarna alla perfezione lo spirito della manifestazione e di tutta l’estate musicale bolzanina con il suo precoce talento. Un’enfant prodige che ha pochissimi pari nel panorama internazionale al punto che una vera leggenda del pianismo come Grigory Sokolov ne è rimasto colpito e se n’è personalmente interessato. Le sue stesse parole spiegano la sua eccezionalità: “È un raro caso: la definizione di “bambini prodigio” non è adatto a questa pianista, perché questo miracolo non ha nulla di infantile. Ascoltandola sentirete suonare un adulto, una personalità. Mi fa piacere notare la maestria della sua formidabile insegnante, Mira Marchenko, ma ci sono cose che non si possono insegnare. Il talento di Alexandra Dovgan è armonioso in modo raro, la sua maniera di suonare è autentica e concentrata. Prevedo un grande futuro per lei”.
Sembra in effetti che malgrado la sua giovane età questa profezia si sia già in parte concretizzata. Dopo aver mosso infatti i primi passi in Russia dove all’età di soli cinque anni passò la difficile selezione per la “Academic Central Music School” del Conservatorio di Mosca, la Dovgan ha cominciato a girare il mondo, ospite delle più importanti sale da concerto come la Berliner Philharmonie, il Concertgebouw di Amsterdam, il Festival di Salisburgo, il Théâtre des Champs Elysées di Parigi, la Tonhalle di Zurigo e molte altre.
Ovunque ha riscosso un successo straordinario grazie alla purezza della sua espressività, scevra da ogni esibizionismo ma piena invece di maturità e concentrazione. Figlia d’arte Alexandra Dovgan vive senza dubbio una vita fuori dal comune, dedita allo studio del pianoforte. Ama i compositori romantici che toccano di più le sue corde, e dice di non temere il palcoscenico, anzi di essere felice di suonare per le persone e dare loro gioia.
Come Ferruccio Busoni ormai quasi un secolo e mezzo fa giunse a Bolzano come bambino prodigio esibendosi a Palazzo Mercantile, così la Dovgan salirà sul palcoscenico dell’Auditorium per mostrare al pubblico bolzanino le sue straordinarie capacità.
Nel concerto all’Auditorium la giovane pianista russa si cimenterà con la Sonata op. 31 n. 2 in re minore di Beethoven “La Tempesta”, scritta tra il 1801 e il 1802 da un giovane Beethoven, e senz’altro una delle sue partiture più note per pianoforte.
Segue Waldszenen op. 82 di Robert Schumann, una serie di nove pezzi brevi che recano titoli caratteristici, un rimando ad un contenuto extra-musicale che è una caratteristica di questo tipo di produzione del compositore romantico.
Per partecipare ai concerti è indispensabile avere con sé il Green Pass. Non saranno ammessi spettatori che ne siano sprovvisti.
Vista l’attuale situazione i posti sono limitati. Si consiglia di prenotare il biglietto direttamente alle casse del Teatro Comunale oppure al numero 0471 053800. Oppure è possibile prenotare online al sito www.ticket.bz.it e via mail a info@ticket.bz.it.

Foto, Alexandra Dovgan Sasha/c-Oscar Tursunov