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LanaLive, da 10 anni a Lana e dintorni

5 Maggio 2021

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LanaLive, da 10 anni a Lana e dintorni

Per dieci giorni, dal 13 al 23 maggio 2021, il decimo anniversario di LanaLive sarà celebrato con un best-of degli anni passati. A partire da 14 installazioni principali, prenderanno forma molteplici eventi e contenuti ispirati alle ultime edizioni del festival, presentate in una rinnovata veste: i progetti degli 10 ultimi anni saranno trasformati in installazioni e inseriti in un percorso artistico ampio, che prende le mosse da Lana, per spingersi oltre i confini del paese.

Fin dalla prima edizione tematica nel 2012, il festival LanaLive si è affermato come realtà di promozione culturale locale. Rendere l’arte e la cultura del luogo un’esperienza artistica fruibile a un pubblico diversificato è da sempre, uno dei fondamenti del progetto. Nel corso degli ultimi nove anni, sono stati commissionati diversi lavori site specific e gli artisti sono stati invitati a indagare i differenti temi proposti dal festival.

Inoltre, ogni anno, il festival è protagonista di riflessioni e approfondimenti nel “LanaLive Report”.

Tutti i nove numeri del report si completano a vicenda, raccontando differenti visioni e offrendo una rilettura a volte più lusinghiera, a volte più scomoda, del territorio. Nel corso degli anni, è stata affrontata una grande varietà di temi, dalla topografia alla storia degli insediamenti urbani, fino all’indagine del sottosuolo. In occasione dell’anniversario del 2021, il report avrà un ruolo di primaria importanza: diventa infatti una testimonianza e un osservatorio unico per analizzare e ragionare su ciò che è stato realizzato fino ad ora. 10 anni di LanaLive sono un’occasione di riflessione sul passato e sul presente, una sorta di “follow-up” o, per dirlo in altre parole: un’osservazione dell’osservazione.

Nel 2021, con il titolo “Best-of”, LanaLive offrirà dunque un caleidoscopio colorato di tutte le precedenti edizioni, con un totale di 14 installazioni in paese e nei dintorni: opere rivisitate che si andranno a unire a nuovi lavori commissionati ad hoc e a nuovi approfondimenti.

Collaborano al progetto: Alma, Markus Breitenberger, Nemanja Cvijanovic, Franziska Guggenbichler, Martin Hanni, Maria C. Hilber, Hotel Amazonas, Johannes Huber, Matthias Keitsch, Joachim Knobloch, Sophie Lazeri, Manuel Pellegrini, Simon Perathoner, DJ Raffaele Virgadaula, Lale Rodgarkia-Dara, Annika Terwey, Simon Terzer, Ultner Fünfgesang, Manuel Unterkalmsteiner, Laura Zindaco.

Uno sguardo retrospettivo:

Con l’eredità della BigBand84, la direzione artistica di LanaLive nel 2012 è passata da Thomas Holzner a Hannes Egger e Katrin Klotz, che hanno ripensato il festival proponendo ogni anno temi differenti da indagare attraverso i mezzi artistici.

La prima edizione con la loro curatela, intitolata “Il Valsura confluisce nell’Adige”, si proponeva di riflettere sulla conformazione geografica del territorio.

Dopo la morfologia territoriale sono stati esplorati altri temi significativi per Lana e dintorni: per esempio, il tema del 2013 era il turismo a Lana, con il titolo “Hotel”. L’edizione prendeva le mosse dall’Hotel Royal, inaugurato nel 1906, per arrivare ai bagni storici della Val d’Ultimo.

Con un programma musicale molto speciale, LanaLive 2014 con il titolo “Holy Land” ha affrontato il tema delle chiese e della religione, e di come hanno plasmato la zona a livello musicale oltre che spirituale. L’edizione 2015 del festival si chiamava “Zone” e aveva come protagonista la zona industriale di Lana e presentava una serie di eventi sul tema dell’industria, la sua storia, il lavoro in fabbrica a Lana e le nuove prospettive per il futuro. Nel maggio 2016, LanaLive ha esplorato la storia degli insediamenti locali con il titolo “The Settlers”: come è cambiata la città mercato di Lana negli ultimi 60 anni? Dove sono stati creati gli insediamenti e chi li abita? Quali sono le caratteristiche dei differenti tipi di insediamento? Quali sono le loro storie? Com’è la convivenza?

Con “Via Lombarda”, LanaLive ha reso protagonista nel 2017, l’itinerario che conduce da Lana, attraverso il Passo Palade, nella Val di Non trentina. Un anno dopo, LanaLive ha scalato le vette e si è dedicato alle “Visioni “. La morfologia del territorio suggeriva di salire per vedere oltre, per scoprire nuove prospettive. Nel 2019, il festival ha presentato “Roundabout”: l’edizione era incentrata sui trasporti e i diversi mezzi impiegati in zona. Nel 2020, invece, è scesa nel sottosuolo con “Underground”, esplorando, in senso letterale ma anche più ampio, tutto ciò che si trova sottoterra a Lana e dintorni. Non si trattava solo di cantine, caverne, tombe e garage, ma anche di un’archeologia del dimenticato e del nascosto.

Foto/© Maria Gapp