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A Trento con Alessio Carbone e i ballerini dell’Opéra de Paris

18 Maggio 2021

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A Trento con Alessio Carbone e i ballerini dell’Opéra de Paris

Un doppio appuntamento per la gioia di tutti gli appassionati di balletto. Sabato 22 e domenica 23 maggio sul palco del Teatro Sociale (or20) per inDanza.21 arrivano le stelle e i solisti dell’Opéra di Parigi guidati dal Primo ballerino italiano della Maison parigina Alessio Carbone. Passi a due tratti dal grande repertorio ottocentesco, celebri variazioni virtuose per exploit di tecnica, brani post-classici con due omaggi al maestro Renato Zanella, coreografo di fama e attuale Direttore Artistico per la stagione inDanza.21 del Centro Santa Chiara.
Alessio Carbone è stato uno dei primi italiani a entrare nel magico cerchio del Ballet dell’Opéra de Paris. Carriera brillante, nominato Primo ballerino della prestigiosa Maison nel 2002, ha dato l’addio alle scene di Palais Garnier nel novembre 2019 poco prima che il Covid-19 fermasse il mondo e chiudesse i teatri. Ma non ha certo smesso di danzare. Tanto meno di ideare progetti artistici per sé e i suoi colleghi. Le due serate di Gala che ha curato per il Teatro Sociale presentano e valorizzano alcune eccellenze italiane della compagnia, nuove Étoile e artisti di ultima generazione che stanno ridefinendo la fisionomia dell’ensemble. Invitati a danzare grandi titoli del repertorio ottocentesco e di oggi, nel gruppo spiccano la neo-Étoile Paul Marque e il Primo ballerino italiano Francesco Mura, ma anche brillanti Sujet, Choryphée e Quadrille come Bianca ScudamoreAmbre ChiarcossoSofia RosoliniAntonio ConfortiGuillaume Diop Naïs Duboscq, artisti giovanissimi spinti dalla loro guida a interpretare ruoli solitamente riservati a étoiles.
Il 22 maggio vengono proposti il scintillante pas de deux da Le Corsaire di Petipa, un estratto dal IV atto del Lago dei cigni, versione di Rudolf Nureyev, che a lungo diresse il Ballet de l’Opéra ripensando per la compagnia molti titoli del grande repertorio. Seguono Donizetti pas deux, coreografia di Manuel Legris, ex-étoile della compagnia oggi direttore del Balletto del Teatro alla Scala, un tradizionale passo a due nella forma non privo di difficoltà tecniche e di appeal; il duetto neo-classico in punta Caravaggio di Mauro Bigonzetti e l’estremo – negli equilibri e pose fuori centro – In the Middle, Somewhat Eleveted di William Forsythe. Alessio Carbone dà voce allo struggente assolo Voyage creato da Zanella per Vladimir Malakhov diversi anni fa e diventato un brano cult per molti magnetici interpreti mentre in chiusura un brano supertecnico: Grand Pas Classique di Gosovsky con la Solista Naïs Duboscq e l’Étoile Paul Marque.
Il 23 maggio, stesso equilibrio di titoli, ma programma nutrito di qualche rarità per il pubblico italiano. A partire dal brano scelto per l’apertura, Delibes Suite di José Carlos Martinez, già étoile della compagnia parigina oggi coreografo freelance, che sulle meravigliose musiche per balletto di Léo Delibes ha creato un tradizionale pas de deux (entrata, adagio, variazioni per i due interpreti, coda) nel quale le abilità tecniche fanno spazio a una tenera ironia, interpretato da Ambre Chiarcosso e Guillaume Diop. A seguire lo struggente passo a due d’amore dal Romeo e Giulietta di Rudolf Nureyev su Prokof’ev con Sofia Rosolini e Antonio Conforti e la perla francese dell’estratto da Le Carneval de Venise di Louis Milon, balletto pantomimico in due atti creato all’Opéra de Paris nel 1816, su musiche di Louis de Persuis e Rodolphe Kreutzer, interpretato da Bianca Scudamore e Francesco Mura. Due titoli di Renato Zanella, gli assoli Alles Walzer per Sofia Rosolini su musiche di Strauss e Voyage per Alessio Carbone su Mozart preludono alla sfavillante chiusura con il grand pas de deux dal III atto di Don Chisciotte, versione Rudolf Nureyev, con Scudamore e Mura protagonisti.

In foto, Bianca Scudamore e Francesco Muca