SMACH proclama i vincitori per la 5° edizione della biennale internazionale di Land Art delle Dolomiti.
Sara Ambrosini & Giorgia Marchetti | “Metafisica dell’occasione” | Milano, Italia
Atelier Poem: Alice Cecchini & Roman Joliy, “La casa della narrativa” | Urbino,
Italia Xinge Zhang & Jiaqi Qiu | “Fragile as a Rainbow” | Beijing, Cina
Jose Antonio Barrientos de Oria | “Vial” | Malaga, Spagna
Nicoletta Aveni & Elisabetta Trussoni | “sup-Portare” | Aosta, Italia
Giacomo Savio| “Blu delle Dolomiti” | Nola, Italia
Notta Caflisch | “Nation State or State of a Nation” | Chur, Svizzera
Dimitri Khramov | “MAMA” | Samara, Russia
Arturs Punte & Jekabs Volatovskis, “Fragile Silence” | Riga, Lettonia
VAZ: Andrea Ventimiglia & Alessandro Zotta | “2035” | St. Gallen, Svizzera
I premi:
Short bio dei componenti della giuria:
Julia Bornefeld (Kiel, Germania 1963)
Artista tedesca, che vive tra Berlino e Brunico. Ha studiato all’Accademia di Belle Arti di Venezia e all’Akademia Likovna Umjetnost di Lubiana. Bornefeld si esprime attraverso la pittura, la fotografia, le installazioni e il video, ma il suo linguaggio di riferimento fondamentale è la danza. Riferimenti biografici e mitologici sono spesso legati dalla Bornefeld ai temi del dibattito femminista degli anni Sessanta e Settanta del Novecento. Le sue opere sono nella collezione del Museion di Bolzano e nel Tiroler Landesmuseum Ferdinandeum di Innsbruck.
Gehard Demetz (Bolzano, Italia 1972)
Artista della Val Gardena. Ha frequentato la scuola professionale di Selva di Val Gardena e ha trascorso alcuni periodi di formazione presso l’Accademia Internazionale di Salisburgo. Ha lavorato come insegnante di scultura presso la scuola professionale di Ortisei e dal 2007 si dedica esclusivamente alla sua attività di scultore. Nel 2005 inizia a collaborare con la galleria Rubin di Milano. Un reportage del quotidiano “Herald Tribune” lo avvicina alla realtà degli USA: la sua prima mostra americana avviene nel 2009 presso la galleria Greenberg – Van Doren. Nel 2011 la Jack Shainman Gallery di New York si interessa al suo lavoro, e propone le opere di Demetz nelle più prestigiose mostre internazionali: Art Miami Basel, Armory Show NY, Frieze NY, Art Basel. Dal 2011 espone in diversi musei nazionali e internazionali tra cui Museum Bochum, MOCA Virginia Museum of Contemporary Art e MACRO di Roma. Vive e lavora a Selva di Val Gardena.
Guus van den Hout (Oosterhout, Olanda 1960)
Il curatore ha studiato storia dell’arte all’Università di Leida. Dal 1985 al 2010 ha lavorato per musei, come direttore / curatore del Museum Our Lord in the Attic ad Amsterdam (1990-2001) e come amministratore delegato del Museum Catharijneconvent di Utrecht (2001-2010). Nel 1998 Van den Hout ha lavorato come direttore in visita al Metropolitan Museum of Art di New York City. Dal 2002 al 2014 è stato Consigliere della Pontificia Commissione per i Beni Culturali. Van den Hout ha collaborato con importanti istituzioni in tutto il mondo nel campo del patrimonio culturale, creando grandi mostre o sostenendo nuove iniziative.
Giacinto Di Pietrantonio (Lettomanoppello PE, Italia 1954)
Giacinto Di Pietrantonio è Docente presso l’Accademia di Belle Arti di Brera, Milano. Dal 2000 al 2017 è stato Direttore della GAMeC (Galleria d’Arte Moderna e Contemporanea) di Bergamo di cui ora è Consigliere. Curatore dal 2018 delle Residenze Artistiche BoCs Art di Cosenza, e nel 2019 di Autostrada Biennale, nuova biennale d’arte della Repubblica del Kosovo. È stato Consulente del Premio Furla- Querini Stampalia per l’Arte dal 2004 al 2015. Dal 2001 al 2005 è stato membro del Comitato Scientifico del MUSEION di Bolzano e dal 2012 al 2017 del Museo Centro per l’Arte Contemporanea Luigi Pecci di Prato. Dal 2003 al 2016 è stato membro del Consiglio di Amministrazione e Vicepresidente di AMACI – Associazione dei Musei d’Arte Contemporanea Italiani. Nel 2005 è stato Commissario della Quadriennale di Roma. Dal 1995 al 2004 è stato curatore del Corso Superiore di Arti Visive presso la Fondazione Antonio Ratti di Como. Dal 1986 al 1992 ha ricoperto il ruolo di Redattore Capo prima e Vicedirettore poi per Flash Art Italia. Dal 1994 al 1996 è stato consulente per le arti visive della Regione Abruzzo.
Giulia Ferracci (Roma, Italia 1960)
Curatrice d’arte con sede a Roma. Ha collaborato con MACRO-Museo d’Arte Contemporanea di Roma (2004-2006) e Ministero dei Beni Culturali-DARC (2006-2009). Dal 2010 lavora al MAXXI-Museo Nazionale delle Arti del XXI secolo di Roma, dove ha curato numerosi cataloghi, mostre monografiche e collettive tra cui: Gino De Dominicis. The Immortal (2010); William Kentridge. Pensiero verticale (2012); Clemens von Wedemeyer. The Cast (2013); PREMIO MAXXI (2012-2014-2016); PREMIO MAXXI BVLGARI (2018-2020); Zerocalcare. Scavare fossati – nutrire coccodrilli (2018). È stata co-curatrice con H.U. Obrist e G.Kvaran di Indian Highway (2011); con E. Motisi di The Indepedent (2013-2020); con H. Hanru delle mostre: Huang Yong Ping. Bâton Serpent (2014), Jimmie Durham Sound and Silliness (2016), Home Beirut. Sounding the Neighbors (2017); con Z Badovinac Bigger Than me. Voci eroiche dall’ex Jugoslavia (2021). Tra le mostre come curatore indipendente a cura di, Vienna 2017, Senza santi Senza Eroi.
SMACH – Constellation of art, culture & history in the Dolomites:
SMACH è la biennale internazionale di Land Art nata nel 2012 e che lo scorso 2019 ha registrato una crescita esponenziale con oltre 500 richieste di partecipazione da tutto il mondo. La mostra open-space di arte contemporanea si svolge in Val Badia, nel contesto paesaggistico e culturale delle Dolomiti, patrimonio Unesco dal 2009. Per ogni edizione vengono selezionati, da una giuria di professionisti di settore, 10 artisti tramite un concorso internazionale. Le opere esposte sono in dialogo non solo con l’ambiente naturale in cui si collocano, ma anche con il patrimonio culturale, storico ed architettonico dei territori dolomitici, in uno scambio costruttivo e proficuo di valori locali, nazionali ed internazionali.
Il progetto SMACH, ideato da Michael Moling e coadiuvato da Katharina Moling e Gustav Willeit, è dal 2018 anche un’omonima associazione culturale. SMACH, in sinergia con sostenitori locali ed istituzionali, lavora per la promozione dell’arte, del territorio e del turismo culturale, attivando un canale di incontro tra amanti dell’arte, appassionati di natura, turisti e professionisti di settore.
Foto, Barbara Tavella “Ralegrëite, sce te storjes pro. Palsa, sce te restes chilò. Cunfôrtete, sce te vas inant.” istallazione SMACH edizione 2015
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