Appalti a misura di piccola impresa, confronto CNA – Ipes

Una sinergia ancor più forte tra CNA-SHV e Istituto per l’edilizia sociale di Bolzano, affinché buona parte del plafond a disposizione dell’Istituto per riqualificazioni energetiche e ristrutturazioni di immobili diventi una concreta chance di lavoro per le piccole imprese edili del territorio, mentre i previsti investimenti per la realizzazione di nuovi immobili si trasformino in un’occasione per le piccole e medie imprese, in cordata o in subappalto.
Questi argomenti sono stati discussi in una videoconferenza tra i vertici dell’Ipes (la presidente Francesca Tosolini, il direttore Wilhlem Palfrader, i dirigenti Gianfranco Minotti e Barbara Andergassen) e quelli della CNA-SHV (il presidente Claudio Corrarati, il direttore Gianni Sarti, il referente del settore edile Marco Nobile e il portavoce degli installatori termosanitari, Juri Iorio).
L’Istituto ha a disposizione un plafond di quasi 200 milioni fino al 2025, così suddiviso: 80 milioni per la realizzazione di 24 nuovi edifici (circa 300 appartamenti) e 113 milioni per le riqualificazioni energetiche (56 milioni) e i risanamenti di alloggi liberi (57 milioni).
“I due programmi – ha argomentato Claudio Corrarati, presidente di CNA-SHV – sono entrambi un’occasione di lavoro per le imprese del territorio. Bene ha fatto l’Istituto a coinvolgerci per sviluppare una collaborazione che metta le piccole aziende in condizione di ricevere incarichi di manutenzione e ristrutturazione, il più possibile in maniera semplificata, soprattutto quando si tratta di interventi di piccola entità”.
Analoga attenzione CNA-SHV ha chiesto per gli appalti di maggior dimensione: “In particolare i subappaltatori – ha segnalato Corrarati – rischiano, in caso di ritardi nei pagamenti da parte delle aziende capofila, di ritrovarsi scoperti in banca e, per effetto delle nuove norme europee, di essere segnalati come insolventi, non potendo ricevere ulteriori prestiti. Il meccanismo dei pagamenti dovrà essere fluido, costante e puntuale, quando necessario si dovrà sfruttare il pagamento diretto dei subappaltatori da parte della stazione appaltante”.
Nel corso dell’incontro, i vertici di CNA-SHV e Ipes hanno convenuto sulla necessità di vigilare in merito al consistente aumento del costo delle materie prime e sull’opportunità di definire un prezziario condiviso in sintonia con quello della Camera di Commercio.
“Le linee guida dell’abitare, anche nel campo dell’edilizia sociale – ha aggiunto Corrarati – devono puntare al risanamento energetico, alla qualità ed al benessere di chi vi abita, affidando lavori ad imprese che hanno sviluppato questo prezioso know how, come quello del nostro territorio”.

In foto, Claudio Corrarati

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