Non tutte le scuole riprenderanno le lezioni in presenza domani come si pensava. Va detto che l’insegnamento in presenza in ogni caso coprirebbe un massimo di 75% degli studenti in contemporanea. Come si legge sul quotidiano Alto Adige di oggi, in base all’autonomia scolastica alcuni dirigenti scolastici hanno deciso di partire solamente il 12 aprile prossimo con le lezioni in presenza. L’assessore competente per la scuola italiana in Alto Adige Giuliano Vettorato ha chiarito che lo slittamento dell’inizio delle lezioni è dovuto unicamente a questioni tecnico-pratiche legate a attività per organizzare al meglio le attività di laboratorio in quegli istituti in cui è molto presente l’attività laboratoriale.
Di tutt’altro avviso invece è il consigliere provinciale di Fratelli d’Italia Alessandro Urzì, il quale con una nota afferma che sono ormai diverse le segnalazioni di scuole che annunciano lo spostamento dell’inizio delle lezioni al 12 perché “non sono garantiti gli approvvigionamenti per tutte le scuole di tamponi e che deve ancora essere definita l’assistenza sanitaria”.
Insomma – scrive Urzì – i tamponi non ci sono. E le scuole non riaprono. Appare sorprendente che l’assessore alla scuola in lingua italiana non sappia quale sia la situazione vera all’interno della scuola italiana.
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