Il Comitato Cura Domiciliare Covid: “Chi ci diffama finirà in tribunale”

“Chi diffama il lavoro del Comitato e dei medici ne risponderà nelle sedi opportune”. Questo il commento dell’avvocato Erich Grimaldi, a seguito di una serie di attacchi durissimi, espressi negli ultimi giorni, anche attraverso i social, da alcuni professionisti. Gli specialisti del Comitato Cura Domiciliare Covid-19 (presieduto dallo stesso legale) precisano: “Nei vari attacchi si fa cenno a “terapie alternative”, con accuse prive di fondamento, che mai potrebbero essere più lontane dalla realtà”. Il gruppo delle terapie domiciliari, che opera volontariamente da oltre un anno, monitora, visita e cura i pazienti affetti da Covid-19 e perciò chiede l’applicazione di un protocollo uniforme per il trattamento domiciliare precoce (https://www.buongiornosuedtirol.it/2020/11/esclusivo-lavvocato-erich-grimaldi-nasce-il-comitato-per-la-cura-domiciliare-del-covid-in-fase-precoce/). Allo scopo ha elaborato uno schema terapeutico, messo a punto da circa 200 medici italiani, nonché condiviso dai professori Harvey Risch (epidemiologo della Yale University) e Peter Andrew McCollough (cardiologo della Baylor University). I due luminari statunitensi sostengono la terapia formulata dagli specialisti italiani, avendone conosciuto l’operato che essi avevano reso noto via Facebook. I medici, infatti, hanno attivato una rete di informazioni reciproche, presentando anche le esperienze dei loro pazienti: lo schema terapeutico applicato sta contribuendo a ridurre notevolmente le ospedalizzazioni dei malati di SARS-CoV-2 (https://www.buongiornosuedtirol.it/2021/01/nasce-lo-schema-terapeutico-terapie-domiciliari-covid-19/). Agli attacchi ricevuti il Comitato ribatte: “Abbiamo appreso dalla nostra rete di attacchi gratuiti al nostro lavoro, strumentalizzazione di quanto è stato e viene fatto da oltre un anno per supportare i malati Covid 19 a domicilio, mentre è sempre più chiara la nostra, da sempre forte, volontà di lavorare sul territorio al fianco delle Istituzioni, come stiamo facendo, per costruire insieme un modello virtuoso che protocolli le cure domiciliari tempestive. Non vogliamo difendere oltre l’operato dei medici che collaborano con il Comitato, perché non ne hanno bisogno. Gli schemi terapeutici, che ricordiamo sono “cuciti” ad personam, sono nelle mani di Cts regionali da settimane, ed è per questo che oltre al Piemonte, molte regioni stanno vagliando i nostri schemi di cura domiciliare tempestiva, che presto saranno protocollati in almeno altre due Regioni, con i cui vertici ci siamo interfacciati nei giorni scorsi”. L’avvocato Grimaldi, unitamente alla sua collega Valentina Piraino, ha fatto ripetutamente valere, con successo, le ragioni del suo gruppo di medici, dinnanzi al Consiglio di Stato e al Tar del Lazio: nel mese di dicembre ha ottenuto la reintroduzione dell’idrossiclorochina in modalità off-label, per la cura del Covid in fase precoce (https://www.buongiornosuedtirol.it/2020/12/il-consiglio-di-stato-si-allidrossiclorochina-contro-il-covid/) e nei giorni scorsi la sospensione del protocollo Aifa (https://www.buongiornosuedtirol.it/2021/03/esclusivo-covid-e-cure-precoci-il-tar-del-lazio-no-alla-tachipirina-e-alla-vigile-attesa/). Proprio ieri, inoltre, il Comitato ha avuto la possibilità di confrontarsi con il sottosegretario di Stato al Ministero della Salute, il prof. Pierpaolo Sileri (https://www.buongiornosuedtirol.it/2021/03/il-comitato-cura-domiciliare-covid-ha-incontrato-il-sottosegretario-pierpaolo-sileri/): “L’incontro al Ministero della Salute di ieri è ulteriore testimonianza di quanto sia trasparente e seria la nostra attività. Non servono altre parole per chi, nel tentativo di screditare impegno e abnegazione di seri professionisti, probabilmente cerca solo le luci della ribalta. Dovrà farlo da solo. Noi non ci presteremo al gioco”.