Chi non conosce la serie Indiana Jones, la famosa serie di film basata sulle avventure dell’immaginario archeologico? Tutti. La giornalista della Rai di Bolzano Margherita Detomas ha pubblicato di recente un libro intitolato Città invisibili editato da WriteUp Site di Roma in cui narra una vicenda perlopiù sconosciuta e che potrebbe portarci ad identificare la base ispiratrice del vero Indiana Jones.
Nel 1925 Percy Harrison Fawcett scompare nella sua ultima spedizione del Mato Grosso, nella parte occidentale del Brasile. Un fatto che suscitò grande scalpore internazionale, benché il suo nome poi fosse stato associato a ricostruzioni giornalistiche alquanto fantasiose. Detomas grazie ad un suo forte interesse per l’ignoto mondo e la conoscenza con il pronipote di Percy Harrison Fawcett, Timoty Paterson, che conobbe a Bolzano, dove abitava, scopre dapprima segreti stimolanti su un territorio che successivamente avrà modo di esplorare assieme allo stesso Paterson. Dal 1996 al 2004, anno in cui Paterson morì, Detomas diverse volte accompagnerà Paterson in Brasile. Come lei stessa narra ha avuto modo di conoscere varie località del Mato Grosso e l’interno dello Stato di Goiàs, con la capitale Brasilia e i suoi dintorni, nonché Rio de Janeiro e Sao Paulo, e molti altri luoghi del grande Paese sudamericano.
Il libro si struttura in quattro capitoli. Nella prima parte Detomas ricostruisce l’ultima esplorazione nel 1925 in Mato Grosso dall’esploratore britannico Percy, mentre nella seconda tratteggia la vita di Timoty, nonché la sua avventura in Mato Grosso cinquant’anni dopo la scomparsa del prozio. Nella terza parte affronta con passione e penna agile la questione indigena con acuta descrizione delle aree del Roncador dello Xingù e del sogno profetico di Don Bosco. Molto affascinante anche il quarto capitolo in cui rivela degli elementi singolari che lasciano intendere che il “vero” Indiana Jones potrebbe essere stato proprio Percy Harrison Fawcett!
Una lettura ampia, affascinante e coinvolgente che apre orizzonti nuovi e ci permette di addentrarci in un mondo per molti europei sicuramente sconosciuto, per non dire segreto.
