WABI SABI di Alessandro Cristofoletti in mostra a Bolzano dall’1 ottobre

“Wabi Sabi”, mostra personale dell’artista Alessandro Cristofoletti organizzata dell’Associazione culturale “lasecondaluna”, inaugurerà giovedì 1° ottobre, presso la Floricoltura Schullian in via Merano 75/A a Bolzano.

“Wabi Sabi” è uno zoom-out spaziotemporale, un allontanamento dalle comfort zone dell’antropocentrismo, un confronto tra i mutamenti a cui il tempo impone. Piante, animali, architetture, oggetti fotografati in tutto il mondo in una ricerca durata otto anni: ciascun elemento si libera del contesto visivo a cui appartiene e si connette al resto del mosaico diventando altro, creando suggestioni, metafore. Cambiamenti impercettibili e rapidi come un battito di ciglia si mostrano accanto ad evoluzioni millenarie. Nel mezzo, l’uomo, proiettato nel qui ed ora, incessantemente impegnato a costruire, trasformare, distruggere. È lui il punto di partenza e di arrivo; è lui, effimero e fragile quanto i suoi artefatti, l’unico in grado di interrogarsi sull’inizio e la fine delle cose, sulla loro costante trasfigurazione.

I due caratteri 侘 (wabi) e 寂 (sabi) racchiudono un concetto molto importante per la tradizione filosofica ed estetica giapponese. Tale idea si basa sull’accoglimento della transitorietà delle cose ed è descritta talvolta come “bellezza imperfetta, impermanente e incompleta”.

“In questa mostra – afferma la curatrice Amanda Filippi – le opere non vengono presentate singolarmente, ma in polittici. Si tratta di una scelta deliberata che permette non solo di offrire una visione più ampia del progetto dell’artista Alessandro Cristofoletti, ma anche di creare micro narrazioni che si offrono all’interpretazione da parte del fruitore. I quattro scatti che compongono ogni polittico infatti dialogano tra loro attraverso contrasti e similitudini creando un ‘ambiente’ da esplorare sia visivamente che mentalmente”.

Alessandro Cristofoletti è nato a Trento nel 1983 ed è fotografo e scrittore. Ha lavorato in progetti personali come UNESCO in bici (2010) e Dolomites Stories (2016), ha partecipato a festival fotografici (Grenze – Arsenali fotografici 2020), ha girato documentari e videoclip, scritto libri di viaggio e collaborato con testate come Meridiani Montagne. È appassionato ai temi che ruotano attorno ai luoghi di confine e alla montagna e nel progetto Wabi Sabi indaga il rapporto fra uomo e natura. Questa indagine, di cui si può trovare traccia in tutta la sua opera, ruota attorno alle connessioni sottili, alle metafore che si generano da un’osservazione attenta degli elementi. Ciò che ci circonda parla di noi, permette di specchiarci, di ri-conoscerci.

Associazione culturale “lasecondaluna”:

Ha sede a Laives e si occupa di attività culturali sul territorio altoatesino. Credendo fermamente nel dialogo come strumento di crescita personale e collettiva, l’Associazione culturale “lasecondaluna” si impegna a creare ogni anno occasioni d’incontro e di confronto che gravitino attorno ai temi dell’arte visiva, promuovendo l’avvicinamento del pubblico a questa disciplina.

L’Associazione si pone inoltre come obiettivo la valorizzazione degli artisti residenti nel territorio altoatesino, con particolare attenzione alle nuove generazioni, cercando di essere un valido supporto nello sviluppo del loro lavoro, anche in ottica professionalizzante.

“Wabi Sabi”:

La mostra è organizzata dall’Associazione culturale “lasecondaluna” con il sostegno della Provincia di Bolzano, della Regione Autonoma Trentino – Alto Adige/Südtirol, della Fondazione Cassa di Risparmio di Bolzano e della Comunità Comprensoriale Oltradige – Bassa Atesina.

La mostra è visitabile presso la Floricoltura Schullian in via Merano 75/A a Bolzano dal lunedì al venerdì (h. 8,30 – 12,30 e h. 14 – 18,30) e sabato (h. 8,30 – 12,30 e 14 – 18) dall’1 al 24 ottobre. Ingresso libero.

L’evento di inaugurazione si terrà giovedì 1 ottobre, alle ore 17,30.

In ottemperanza alle normative di sicurezza in materia di Covid-19, sarà obbligatorio l’utilizzo delle mascherine, nonché il rispetto del distanziamento.

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