Cgil/Agb: “Recuperare lavoratori esclusi da prestazioni sociali”

“Invitiamo la politica locale ad utilizzare questa volta la nostra autonomia e il bilancio sostanzialmente positivo per recuperare anche i lavoratori che attualmente sono esclusi dagli ammortizzatori sociali”. Lo afferma in una nota la segretaria generale della Cgil/Agb, Cristina Masera, in riferimento al confronto in corso tra assessorato al lavoro e parti sociali per l’emergenza coronavirus.
“La politica – continua Masera – sta dando segnali di disponibilità. L’assessorato al lavoro spinge per avviare in tempi ravvicinati le procedure per la richiesta degli ammortizzatori sociali e anche l’Inps, nonostante la cronica carenza di personale, si sta attrezzando in tal senso”. Per realizzare questi obiettivi la Cgil/Agb invita soprattutto le aziende a non esitare e quindi a non aspettare il termine ultimo per la presentazione delle domande, visto che per i lavoratori significherebbe non ricevere lo stipendio per alcuni mesi. “Serve – precisa la segretaria della Cgil altoatesina – rapidità ed è necessario superare ogni forma di burocrazia e inutili tentennamenti. Siamo a fine mese e i lavoratori si aspettano di ricevere quanto già stanziato, a compensazione di una busta paga ridotta per la chiusura delle attività”. A tal proposito il sindacato parla della necessità di aiuti veloci per le aziende proprio per evitare crisi di liquidità ed eventuali chiusure definitive. “Va evitato – ammonisce Masera – il rischio di fallimenti che avrebbero conseguenze a catena, anche sulle banche e sui risparmi dei cittadini”.
La Cgil/Agb chiede infine di dare al dialogo sociale il ruolo che merita, visto che la crisi probabilmente non finirà con la fine dell’emergenza sanitaria. Si rischia quindi una crisi economica, che potrebbe coinvolgere pesantemente le aziende e il mondo del lavoro. “Di certo non sarà possibile riprendere subito come prima. Ci sarà una fase, speriamo transitoria, in cui la ripresa sarà graduale. Incominciamo perciò assieme a ragionare sui vari scenari possibili per poter reagire velocemente. Gli strumenti ci sono e se ognuno fa la parte che gli compete in maniera costruttiva possiamo farcela”, afferma Alfred Ebner.
“Valorizziamo anche in futuro il confronto costruttivo emerso in questa fase di crisi dando continuità e maggiore forza alla Sozialparntnerschaft avviata da tempo, che ancora troppo spesso si riduce al dialogo in presenza di problemi contingenti o di appuntamenti istituzionali”, conclude Ebner.
Foto, Alfred Ebner.
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