Dopo il fortunato debutto a Padova dello scorso 5 febbraio e le date a Venezia, giunge dal 27 febbraio al 10 marzo nelle stagioni dello Stabile di Bolzano “Morte di un commesso viaggiatore” di Arthur Miller, coproduzione tra Teatro Stabile di Bolzano, Goldenart e Teatro Stabile del Veneto. Lo spettacolo, diretto da Leo Muscato vede Alessandro Haber confrontarsi per la prima volta con il personaggio del commesso viaggiatore Willy Loman, eroe tragico di straordinaria efficacia, vittima di un sistema fondato sulle leggi inesorabili della produttività. Al suo fianco sulle scene di Andrea Belli, troviamo Alvia Reale, Alberto Onofrietti e Michele Venitucci, Duccio Camerini, Stefano Quatrosi, Fabio Mascagni, Beniamino Zannoni, Paolo Gattini, Caterina Paolinelli, Margherita Mannino, Anna Gargano.
Questa nuova, intensa lettura del caposaldo della letteratura internazionale che si avvale dei costumi di Silvia Aymonino, del disegno luci di Alessandro Verazzi e delle musiche di Daniele D’Angelo, giunge al Comunale di Bolzano dal 27 febbraio all’1 marzo (dal 27 al 29 febbraio h. 20.30; domenica ore 16.00) per fare poi tappa al Puccini di Merano martedì 3 marzo, al Comunale di Vipiteno mercoledì 4 marzo, all’Haus Michael Pacher di Brunico lunedì 9 marzo e al Forum di Bressanone martedì 10 marzo sempre alle 20.30.
Agli inizi dell’anno 2000 la rivista Time elencò i dieci lavori teatrali più significativi del Novecento. “Morte di un commesso viaggiatore” di Arthur Miller si classificò tra i primi posti, in quanto simbolo della Grande Commedia Americana. Perché il Commesso colpisce così profondamente? E perché è così americano e, allo stesso tempo, così internazionale? Perchè racconta la storia di un sogno; la storia di un piccolo uomo e del suo sogno più grande di lui. Loman è nato in un paese giovane e impaziente, forse figlio di immigrati; non ha radici, vuole salire nella scala sociale. Sogna a occhi aperti il successo facile, veloce. Ė un commesso viaggiatore che si guadagna da vivere con la parlantina, e ha allevato i figli al culto dell’apparenza e della superficialità, a disprezzare il cugino secchione e a puntare tutto sull’effimero; a essere attraenti, popolari, campioni sportivi. Ma ha finito per farne dei falliti, come Biff, la luce dei suoi occhi, che vive coltivando le sue frustrazioni. E quando le forze di Loman vengono meno, il suo mondo si incrina sprofondandolo in un baratro di sconforto.
I biglietti per lo spettacolo sono acquistabili alle casse del Teatro Comunale di Bolzano in Piazza Verdi 40, aperte dal martedì al venerdì dalle 11.00 alle 14.00 e dalle 17.00 alle 19.00, il sabato dalle 11.00 alle 14.00 e nei giorni di spettacolo a partire dalle 19.30.
www.teatro-bolzano.it
Foto, Reale Haber/c-Azzurra Primavera.
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