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Legge di bilancio, manovra di soli 31 miliardi su 850 totali

31 Dicembre 2019

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Legge di bilancio, manovra di soli 31 miliardi su 850 totali

CNA Trentino Alto Adige: “Due mesi passati a discutere di un’inezia. Bene il cuneo fiscale
e la decontribuzione per gli apprendisti. Male lo sconto in fattura sulle ristrutturazioni”.

“Una manovra da 31 miliardi di euro su un bilancio dello Stato di 850”. Sono i numeri che cita il presidente di CNA Trentino Alto Adige, Claudio Corrarati, analizzando il report del Centro Studi CNA Legge di Bilancio 2020, che ha subito ritocchi marginali durante i due mesi di discussione in Parlamento.
L’impianto della manovra è stato sostanzialmente confermato a partire dall’entità dell’intervento, pari 31,556 miliardi, 200 milioni in più rispetto al documento varato dal Governo. Spazi di modifiche quasi nulli a causa del peso delle clausole di salvaguardia, oltre 26,2 miliardi. La composizione finale della manovra prevede 26,96 miliardi di minori entrate (27,36 miliardi nel testo iniziale) e 4,59 miliardi di maggiori uscite (3,95 miliardi nel Ddl entrato in Parlamento). Tra le maggiori uscite le principali variazioni riguardano il capitolo del rinnovo dei contratti pubblici che passa da 450 a 612 milioni e quello delle misure per la crescita da 286 a 455 milioni di euro. Invariate le maggiori risorse per la famiglia (638 milioni) e per regioni e enti locali (290 milioni).
Le modifiche più pronunciate riguardano le maggiori entrate per effetto della revisione delle nuove imposte su ambiente e zucchero. Nel testo iniziale per Plastic Tax e Sugar Tax era indicato un gettito di 1,43 miliardi. Le modifiche introdotte, dimezzamento della tassa sulla plastica e rinvio dell’entrata in vigore, hanno abbassato il gettito previsto a 318 milioni. Nel complesso le maggiori entrate scendono da 6,41 a 5,07 miliardi mentre le minori uscite passano da 8,66 a 9,40 miliardi.
“Ogni anno – commenta Corrarati – dedichiamo più di due mesi per discutere, di fatto, di un’inezia, rispetto al bilancio complessivo. Un’inezia, però, che per quasi tre quarti viene impiegata per cancellare l’Iva. Ci sono luci in riferimento agli interventi sul cuneo fiscale e a quello per la decontribuzione degli apprendisti, ci sono invece grandi ombre su altri aspetti. In primis la modifica dell’articolo 10. Abbiamo portato avanti una richiesta mirata sul cosiddetto bonus fiscale che veniva fatto assorbire dalle aziende, anche grazie a numerosi parlamentari del Trentino Alto Adige, eravamo arrivati all’abrogazione, ma il giorno dopo è cambiata la norma con un nuovo emendamento. Sono state istituite delle soglie che cercheremo di modificare”.
“La crisi economica – aggiunge il presidente regionale – ha costretto gli artigiani a cambiare pelle, a trasformarsi profondamente e velocemente ma il mondo della piccola impresa rimane comunque al passo con i tempi. Gli imprenditori siano riusciti a superare di gran lunga le attese, evolvendosi. CNA è sempre al fianco degli artigiani e degli imprenditori in questa trasformazione, e non può che sostenerli nel fare i conti con il peso fiscale, la burocrazia, i problemi con il credito, e la tecnologia”.