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Vadena. “LUCA POJER. DAI KRAMPUS ALLA SCULTURA CONTEMPORANEA”3 min read

25 Novembre 2019 2 min read

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Vadena. “LUCA POJER. DAI KRAMPUS ALLA SCULTURA CONTEMPORANEA”3 min read

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Giovedì 28 novembre alle ore 18, nella Sala Mostre di Vadena Centro 111, si terrà l’inaugurazione della mostra personale “Luca Pojer. Dai Krampus alla scultura contemporanea”. All’interno dell’esposizione le maschere dei Krampus, che rappresentano la principale produzione dell’artista, verranno affiancate da sculture lignee che affrontano tematiche legate all’essere umano. L’evento è a ingresso libero e seguirà un rinfresco. La mostra rimarrà aperta fino a domenica 8 dicembre con i seguenti orari: da giovedì a sabato dalle 16:00 alle 20:00, domenica dalle 10:30 alle 13:00.
L’esposizione è organizzata dall’Associazione culturale “lasecondaluna” in collaborazione con il Centro Culturale di Vadena e realizzata con il sostegno di Provincia Autonoma di Bolzano, Regione Autonoma Trentino – Alto Adige, Fondazione Sparkasse e Comunità Comprensoriale Oltradige – Bassa Atesina. L’allestimento della mostra è curato dalla Cooperativa 19.
Uno degli elementi che caratterizzano le maschere dei Krampus di Luca Pojer è senz’altro l’eccezionale espressività delle sue opere che, proprio per questo, sono particolarmente riconoscibili e apprezzate. Conoscenze tradizionali di lavorazione del legno e tecniche classiche di scultura costituiscono sicuramente la base della lavorazione, tuttavia queste maschere possono essere definite emblema della combinazione di antichi e nuovi saperi. Il profondo realismo di queste maschere è da ricondurre, ad esempio, allo studio approfondito dell’espressione delle emozioni nel cinema contemporaneo, una fonte d’ispirazione poco tradizionale ma che permette allo scultore di analizzare movimenti e forme del viso umano che poi dovrà riprodurre sul legno. Anche i materiali non sono tutti gli stessi di un tempo. A fianco del legname locale, delle pellicce di capra o pecora e corna di montone, vengono usati colori acrilici e vernici a lunga tenuta, occhi in vetro o ceramica e corna di kudu africano o riproduzioni in plastica. Un mix di materiali composto quindi da locale e globale, tradizione e innovazione, classicità e originalità, e proprio per questo particolarmente efficace.
A questa produzione si affianca poi una produzione più caratterizzante dal punto di vista artistico. Dal 2016 Luca Pojer realizza infatti opere polimateriche i cui materiali derivano dalle maschere dei Krampus, ma che se ne distaccano a livello di forme e poetiche. Anche le sculture artistiche di Luca Pojer, come le maschere dei Krampus, possiedono un’accentuata espressività, che affascina lo spettatore e lo spinge a un’attenta esplorazione dell’opera. La paura generata dalle maschere si trasforma in queste sculture in timore reverenziale per una bellezza grezza ma esplicita. Sono storie che intrecciano uomo e natura quelle che vengono raccontate in queste sculture e il tema della metamorfosi emerge con prepotenza, rimandando a miti e leggende dell’antichità.

BIOGRAFIA DELL’ARTISTA
Luca Pojer nasce a Bolzano nel 1993 e attualmente vive e lavora a Salorno. Inizia gli studi frequentando l’Istituto d’Arte Vittoria di Trento, dove consegue il diploma di Maestro d’Arte Applicata ad indirizzo pittorico, e che lo portano ad avvicinarsi al mondo della scultura, soprattutto del legno. Consegue la laurea triennale all’Accademia Cignaroli di Verona (dove ha modo di approfondire le varie tecniche di incisione, come la calcografia, la puntasecca e l’acquatinta) e la laurea specialistica di scultura all’Accademia delle Belle Arti di Carrara. Il suo percorso artistico inizia con la realizzazione delle tradizionali maschere di Krampus, ma possiede comunque già un notevole bagaglio tecnico anche in ambito di ceramica, foggiatura e lavorazione di vetro, argilla, gesso e marmo. Il percorso formativo iniziato a Trento e proseguito nelle varie Accademie lo ha arricchito consentendogli di sperimentare differenti generi, riscontrando però che la scultura, come forma nello spazio, sia la tecnica artistica con cui riesce a esprimersi più pienamente. Dal 2017 ha avviato un’attività di laboratorio artistico a Salorno (BZ).