Cultura & Società Ultime Notizie

MARCO PAOLINI CI CONDUCE “NEL TEMPO DEGLI DEI” NELLA STAGIONE DELLO STABILE DI BOLZANO

3 Novembre 2019

author:

MARCO PAOLINI CI CONDUCE “NEL TEMPO DEGLI DEI” NELLA STAGIONE DELLO STABILE DI BOLZANO

Dopo l’anteprima bolzanina nell’ambito di Wordbox della scorsa stagione, Marco Paolini presenta NEL TEMPO DEGLI DEI – Il calzolaio di Ulisse, spettacolo che ha debuttato in forma definitiva al Piccolo Teatro di Milano lo scorso marzo. Prodotto da Jolefilm e dal Piccolo Teatro di Milano- Teatro D’Europa, e diretto da Gabriele Vacis, questo nuovo spettacolo di Paolini viene da lontano. Ulisse occupa i pensieri e lo studio dell’attore veneto da molti anni.
«Era nata come Odissea tascabile, è cresciuta nel tempo, nei suoni e nello spazio: è diventata olimpica e quasi alpina. Perché Ulisse più lo conosci e più ti porta lontano e la distanza (celeste e marina) è la condizione essenziale per comprenderlo e cantarlo» racconta Paolini, autore del testo assieme a Francesco Niccolini. «Perché di questo si tratta: un canto. Forse il canto. Antico di tremila anni, passato di bocca in bocca e di anima in anima, il soul per eccellenza. Perché questa è la storia dell’Occidente e tutto contiene: dal primo istante, quando nulla esisteva, e un giorno cominciò a esistere, a partire proprio da quelle misteriose, ambigue capricciosissime entità che questa storia muovono: gli dèi. »
Ex guerriero ed eroe, ex aedo, l’Ulisse di Paolini si è ridotto a calzolaio viandante, che da dieci anni cammina verso non si sa dove con un remo in spalla, secondo la profezia che il fantasma di Tiresia, l’indovino cieco, gli fa nel suo viaggio nell’aldilà, narrato del X canto dell’Odissea. Questo Ulisse pellegrino e invecchiato non ama svelare la propria identità. Si nasconde, racconta balle, si inventa storie alle quali non solo finisce col credere, ma che diventano realtà e addirittura mito.
«I poemi della tradizione omerica sono la base del pensiero occidentale e del nostro comune sentire. La sfida è dare suono a quei libri, entrare in un flusso, in una “consonanza”, che ci permetta di ricreare l’incantesimo dell’originale. Omero racconta un’epoca di dei, semidei ed eroi. Oggi le potenzialità che il progresso ci ha regalato fanno sì che siamo noi occidentali le divinità di questo mondo. Abbiamo un potere immenso che richiede un bilanciamento. Ecco, per me Ulisse è qualcuno che di dèi se ne intende e davanti alle sirene dell’immortalità sa trovare le ragioni per resistere.»
Ad accompagnare il racconto di Paolini nell’ambientazione scenofonica di Roberto Tarasco, troviamo un gruppo inedito di interpreti composto da musicisti e attori: Saba Anglana, Lorenzo Monguzzi, Elisabetta Bosio, Elia Tapognani e Vittorio Cerroni. Per portare in scena NEL TEMPO DEGLI DEI. Il calzolaio di Ulisse, Paolini è tornato a collaborare con Gabriele Vacis, regista con cui ha creato spettacoli diventati oramai di culto, come Il Racconto del Vajont. «Sono stati da subito gli dèi al centro del lavoro – sostiene Vacis –, per una circostanza ai nostri occhi lampante: le grandi migrazioni alle quali assistiamo, le decine di migliaia di persone in fuga dalla miseria e dalla guerra verso il nord e l’ovest ci raccontano che siamo noi “gli dèi”: accogliamo, respingiamo, giochiamo con il destino altrui e, come le divinità omeriche, agiamo in maniera irrazionale e incomprensibile».
I biglietti per lo spettacolo sono acquistabili alle casse del Teatro Comunale di Bolzano in Piazza Verdi 40, aperte dal martedì al venerdì dalle 11.00 alle 14.00 e dalle 17.00 alle 19.00, il sabato dalle 11.00 alle 14.00 e nei giorni di spettacolo a partire dalle 19.30.
www.teatro-bolzano.it

Foto, Nel tempo degli dei/c-Gianluca Moretto.