Cultura & Società Ultime Notizie

Il mercato statunitense ai tempi di “America first”3 min read

7 Novembre 2019 2 min read

author:

Il mercato statunitense ai tempi di “America first”3 min read

Reading Time: 2 minutes

In occasione dell’evento informativo di IDM Export USA gli esperti raccontano opportunità e rischi legati all’ingresso nel mercato.

Per le imprese altoatesine il mercato statunitense sta diventando sempre più interessante. Dal 2009 gli USA stanno infatti vivendo una ripresa economica e, nonostante la guerra commerciale in atto e l’insicurezza globale, continuano ad offrire valide opportunità di vendita. La politica fortemente nazionalistica del presidente Donald Trump con lo slogan “America first” rende però le relazioni con gli Stati Uniti una vera e propria sfida. Quali possibilità hanno le aziende altoatesine negli USA? Quali condizioni generali e rischi le attendono sull’altra sponda dell’Atlantico? E quali fattori devono essere presi in considerazione? Tutto questo è stato analizzato oggi pomeriggio, durante l’evento informativo di IDM Alto Adige Export USA. Tra conferenze e colloqui individuali, i consulenti internazionali hanno presentato il mercato statunitense ai circa 90 partecipanti dell’evento.

Gli Stati Uniti sono attualmente il quinto mercato d’esportazione per le imprese altoatesine. Nel 2018 il 4% delle esportazioni dell’Alto Adige, con un valore pari a 192,5 milioni di euro, ha attraversato l’Atlantico. Le merci più richieste sono state cibi e bevande, metalli e prodotti in metallo, ma anche mezzi di trasporto e componenti per questo settore. «Gli Stati Uniti sono un interessante partner commerciale, che offre grandi opportunità anche e soprattutto per le nostre imprese di medie dimensioni. Ci sono buone opportunità commerciali nel settore alimentare e delle bevande, nel settore edile e soprattutto nel mondo delle tecnologie ambientali. Tutti questi sono settori in cui anche le imprese altoatesine sono forti. È importante affrontare un possibile ingresso nel mercato in modo strutturato ed efficiente», sostiene Vera Leonardelli, direttrice del dipartimento Business Development di IDM.

Il motto “Make America great again!” del presidente americano Donald Trump rende però questo approccio una vera e propria sfida. «L’evidente protezionismo ostacola gli affari delle imprese straniere negli Stati Uniti. Le aziende altoatesine che vogliono lavorare nel mercato statunitense si trovano di fronte a numerose difficoltà, tra cui le barriere all’importazione, la problematica dell’approvazione dei prodotti e della responsabilità, così come il rilascio dei visti per i dipendenti. Con l’evento di oggi, vogliamo aiutare le imprese ad affrontare al meglio queste sfide», afferma Leonardelli. Nel corso di brevi conferenze e consulenze individuali gli esperti hanno affrontato importanti tematiche che riguardano l’ingresso nel mercato statunitense, tra cui diritto contrattuale e societario, aspetti fiscali, trasporto e logistica oppure l’avvio di relazioni commerciali. La distilleria Walcher e l’azienda Nikolaus Bagnara hanno inoltre raccontato le loro esperienze nel mercato statunitense.

In qualità di key-note speaker, l’esperto sugli Stati Uniti Josef Braml, della Società tedesca per la politica estera (Deutsche Gesellschaft für Auswärtige Politik), ha raccontato l’impatto che la politica commerciale interna della più grande potenza economica del mondo ha sulla situazione geopolitica globale. «I cambiamenti della politica e dell’economia globale riguardano tutti noi, ma solo pochi riescono a vederne rischi e opportunità. La supremazia un tempo indiscussa dell’economia e della politica statunitense è messa sempre più in discussione, soprattutto dalla Cina. L’intensificarsi della rivalità tra la sofferente potenza mondiale degli Stati Uniti e l’aspirante Regno di Mezzo sta costringendo anche i decisori politici ed economici in Europa a pensare in maniera geostrategica», sostiene Braml.

Foto, da sinistra: i relatori Theodor Walcher, Distilleria Walcher, Niko Bagnara, Nikolaus Bagnara, Vera Leonardelli, direttrice del dipartimento Business Development di IDM, e Josef Braml, Società tedesca per la politica estera (Deutsche Gesellschaft für Auswärtige Politik)/© IDM / Marco Parisi.