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Il diritto di essere bambino

19 Novembre 2019

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Il diritto di essere bambino

Nel mondo tanti, troppi bambini, continuano a morire ogni giorno perché non hanno cibo, acqua o cure mediche e sono tantissimi quelli che non possono andare a scuola perché vivono in zone di guerra, perché costretti ad andare a lavorare o perché troppo poveri per avere il minimo necessario per andarci. Sfruttati, violentati, dimenticati, camminano verso un futuro di emarginazione e povertà. Il “Sostegno all’infanzia” di Caritas Bolzano-Bressanone dà loro una possibilità.

Secondo l’Organizzazione Save the Children, circa 5,4 milioni di bambini, ogni anno, muoiono prima di aver compiuto il quinto anno di età a causa di malattie facilmente curabili e prevenibili, quasi la metà per cause legate alla malnutrizione.
Dei minori tagliati fuori dalla scuola in tutto il mondo (115 milioni), quasi 9 su 10 vivono in Paesi a reddito basso o medio-basso e, nei Paesi più poveri, non va a scuola 1 minore su 3. Allo stesso modo, nei Paesi meno sviluppati, è costretto a lavorare 1 minore su 4 (240 milioni).
Mezzo milione di “bambini soldato” usa il fucile anziché la penna, 4 milioni di piccoli sono mutilati e 6 sono rimasti feriti a causa delle guerre degli ultimi dieci anni. Un milione e duecentomila sono quelli coinvolti nella tratta dei minori (schiavitù, prostituzione, commercio di organi).
Sostenere un minore affinché abbia accesso almeno a cibo e istruzione è un modo semplice per garantirgli il diritto minimo di essere un bambino e di poter sperare in un domani dignitoso e contrastare, per quello che ognuno di noi può, il dramma dell’infanzia negata.
Al costo di meno di un caffè al giorno, lo scorso anno, quasi 2.000 donazioni da parte della popolazione altoatesina, hanno permesso il proseguimento dei 5 progetti di “Sostegno all’infanzia” che da sedici anni Caritas ha avviato in Bolivia, Brasile, Eritrea Kenya e Macedonia del Nord e che garantiscono a circa 530 minori alimentazione, istruzione e gioco. Un aiuto fondamentale per migliorare le proprie future condizioni di vita contribuendo così a sviluppare le capacità strutturali e sociali della realtà che li circonda.
“Un grazie di cuore ai donatori per la loro sensibilità e attenzione verso l’infanzia: insieme, possiamo offrire a questi bambini il sostegno di cui hanno bisogno per costruire il loro futuro” afferma Paolo Valente, direttore della Caritas altoatesina “Non di rado, da adulti, riescono poi a trasmettere ad altri quanto hanno appreso e contribuiscono così in modo concreto allo sviluppo delle comunità in cui vivono”.
Chiunque volesse saperne di più sui progetti di Sostegno all’infanzia di Caritas può contattare l’ufficio Mondialità telefonando al numero 0471 304 351 o inviando una e mail all’indirizzo international(at)caritas.bz.it. Ulteriori informazioni: www.caritas.bz.it.