Vogliamo la pace, i curdi in corteo contro Edogan
Anche a Bolzano la comunità curda ha fatto sentire la sua voce contro l’occupazione militare turca in Siria e i bombardamenti del regime di Erdogan. Il corteo, con il sostegno di Anpi, Arci, Cgil e Legambiente si è snodato da si è snodato nel primo pomeriggio da Piazza del Grano, ha attraversato piazza Walther, piazza Domenicani e i Portici per confluire in piazza Municipio. Metà curdi e metà italiani, in tutto circa 200 persone, sventolavano la bandiera del Kurdistan e quelle con la stella rossa e il volto di Ocalan, il rivoluzionario curdo – cittadino turco, leader del Partito dei lavoratori del Kurdistan. Al megafono venivano dette e ripetute le ragioni della protesta. “Dopo anni di lotte dove i curdi erano in prima fila contro le milizie dello Stato islamico e dopo averle sconfitte, oggi i curdi vengono abbandonati al destino di pulizia etnica in una grande area della Siria del nord dove Erdogan vuole sistemare i profughi siriani attualmente in Turchia. Così la Siria , dopo otto anni di guerra diventerà il teatro di una guerra mondiale per procura, nella quale sono entrate in gioco le maggiori potenze mondiali”. Quindi l’invito alla solidarietà, perché “la guerra è anche qui” e a boicottare la Turchia, interrompendo “collaborazione militare ed economica.”
Si stima che la comunità curda in Alto Adige conti circa 4 mila e che sia una delle comunità curde più grandi d’Italia. Il popolo curdo è composto da 40 milioni di persone e a tutt’oggi non dispone di uno Stato unitario ma è stanziato su un territorio che si estende tra Turchia, Siria, Irak e Iran.