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L’artista MORENA ANTONUCCI dipinge la nuova Luce dell’Istituto Marcelline di Bolzano

13 Ottobre 2019

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L’artista MORENA ANTONUCCI dipinge la nuova Luce dell’Istituto Marcelline di Bolzano

Al Beato Luigi Biraghi, è il titolo dell’opera pittorica di grandi dimensioni (acrilico su tela 200x100cm.) dell’artista Morena Antonucci che è collocato ed esposto permanentemente nel prestigioso edificio delle Marcelline dal 12.10.2019 a Bolzano, giorno di inaugurazione di quella che viene definita dagli organizzatori dell’evento come “una nuova Casa per la Scuola del Futuro”.

Un Istituto che guarda al Futuro quindi, per il quale è stato stanziato un investimento pubblico/privato di circa venti milioni di euro, che prevede una configurazione avveniristica, senza rinunciare ovviamente ai valori ed agli insegnamenti del passato legati al Fondatore della Congregazione delle Suore Marcelline Monsignor Luigi Biraghi, Beato dal 2006.

La commissione del dipinto dell’Antonucci ricade nell’anno del 180° anniversario di fondazione della Congregazione delle Suore Marcelline e coincide con quello dell’inaugurazione del Nuovo Istituto Marcelline di Bolzano, “una nuova Casa per la Scuola del Futuro”. Ed è proprio in questo contesto che si è profuso l’impegno dell’artista Morena Antonucci, la quale, potendo contare soltanto su esigue e poco rappresentative illustrazioni che rappresentassero il Beato Biraghi in vita, ha operato con dedizione nel tentativo di riproporre quello che per lei è il vero e Nuovo volto del Monsignor Biraghi. Un Nuovo volto, che probabilmente è più fedele alla sua vera immagine di uomo lungimirante e illuminato, portatore di Luce divina e di beatitudine.

Il dipinto è collocato nell’atrio principale dell’Istituto Marcelline di Bolzano.

Morena Antonucci ha avviato il suo progetto artistico denominato Proiezioni Sostenibili già nel 2004, il quale prevedeva un orientamento di ricerca pittorica basato sulla combinazione di azioni del proiettarsi/recuperarsi. Esso racchiude in sé il concetto che non è sostenibile guardare al futuro senza avere delle solide radici culturali e spirituali, da recuperare dagli insegnamenti del passato per riattualizzarle nella società del terzo millennio. Probabilmente è proprio da questo comune orientamento, così come da una sentita percezione dello spirito di famiglia, di semplicità, verità e competenza, che Morena Antonucci in questi ultimi due anni ha potuto effettivamente provare a contatto con le Suore Marcelline della Comunità di Bolzano, che nasce questo sodalizio e soprattutto l’idea di rivedere e riproporre l’immagine di colui che è stato il portatore di tali fondanti principi, il Monsignor Biraghi.

Si trascrive di seguito la testimonianza dell’artista Morena Antonucci:

 Il primo ritratto rappresentato nel dipinto sulla destra vuole essere per me un incoraggiamento, un atto di fiducia, nei confronti delle nuove generazioni che si formano in questo Istituto facendo riferimento al Beato Biraghi come esempio di coerenza di vita spirituale e culturale, sempre attento all’innovazione e alle proiezioni future. Il secondo ritratto è il Biraghi studioso, in un atteggiamento umile, silenzioso e nello stesso tempo altruistico e generoso che sembra volerci donare il suo libro contenitore di tutto il suo Sapere.

Con un processo pittorico di emersione dal fondo della forma e del colore l’intera opera è permeata di Luce e i due ritratti risultano avvolti dal “profumo” di nardo, il fiore rappresentato in basso a destra associato storicamente all’odore di santità. Dietro i due ritratti ci sono le origini del Beato, è accennato il Duomo di Milano e la Biblioteca Ambrosiana. In basso la roccia, simbolo di fermezza e di sicurezza nei testi biblici invece richiama il solido e caratteristico territorio altoatesino.