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Bolzano. Concerto interamente dedicato alla nuova musica nel tempio bolzanino della contemporaneità2 min read

27 Ottobre 2019 2 min read

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Bolzano. Concerto interamente dedicato alla nuova musica nel tempio bolzanino della contemporaneità2 min read

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Un altro concerto interamente dedicato alla nuova musica, di nuovo nel tempio bolzanino della contemporaneità, il Museion! L’appuntamento è il 30 ottobre alle 20.00 con il Festival di Musica Contemporanea giunto quest’anno alla sua 45° edizione. Il programma sarà eseguito dai musicisti di Windkraft e dai Virtuosi Italiani diretti da Kasper de Roo. Un programma dedicato questa volta non ai compositori emergenti bensì a 4 figure ormai affermate nel panorama locale, ovvero Manuela Kerer, Michael F.P. Huber, Luca Sticotti e Hubert Stuppner.
Al cuore del concerto torna il filo rosso della musica popolare con le Folk Songs scritte nel 1984 da Stuppner, sul modello di Luciano Berio, che nel 1962 aveva scritto le “Folk songs” per il soprano Cathy Berberian. Quest’ultimo brano era stato un azzardo considerando che l’avanguardia pura aveva sempre visto con sospetto la categoria del folk. Mentre nella temperie romantica la regressione alla cultura popolare era un tema culturalmente forte, per la Scuola di Vienna invece, ai primi del Novecento, operazioni simili a quelle di Mahler erano impensabili. Soltanto con gli anni Settanta, quando finì l’egemonia del linguaggio strutturalista e seriale, tornò di attualità la tematica popolare con la riscoperta di figure come Bartok.
Il brano di Berio sembra anticipare i tempi, scritto come tributo alla straordinaria bravura della Berberian, vera specialista della sua musica. Inizialmente scritto per una piccola formazione fu poi arrangiato per orchestra da camera.
Un simile organico ritroviamo anche nelle “Folk songs” di Stuppner, che riprendono sette canzoni popolari di diversi paesi europei. La voce solista è quella del soprano bolzanino Martina Bortolotti, applaudita in molti ruoli in teatri come La Scala di Milano, il Teatro Filarmonico di Verona, i Tiroler Festspiele, il Teatro Nuovo di Torino e molti altri. Ha un lungo curriculum alle spalle ed è apprezzata per la sua voce calda ed espressiva.
La cornice “avanguardistica”, di questo brano risalente ormai agli anni ‘80 è costituita dalle nuove partiture degli altri tre compositori. Prima di tutto zersplittern, di Manuela Kerer, un brano che nel suo tessuto contrappuntistico vorrebbe creare una similitudine con il tessuto nervoso che regola lo scambio di informazioni tra i due emisferi cerebrali e i suoi possibili sfasamenti. La Kerer è una compositrice professionista nata e cresciuta a Bressanone ed attiva ormai da anni internazionalmente, con uno spiccato interesse per la psicologia ed il rapporto tra musica e psiche.
Di Luca Sticotti viene invece eseguito un nuovo lavoro commissionato dal Südtiroler Künstlerbund, dal titolo Cornupio in the Sky, dedicato alla memoria del polistrumentista bolzanino Luciano Daini, in arte Cornupio.
Da ultimo un brano dell’attivissimo compositore austriaco Michael F.P. Huber, formatosi ad Innsbruck; una partitura in tre tempi piena di poesia dal titolo Čambretosono Op. 63 in Esperanto für Kammerorchester.
Con questi quattro compositori la rassegna continua la sua esplorazione delle diverse anime della musica contemporanea in regione e all’estero, promuovendo le nuove composizioni e gli artisti emergenti con commissioni ed esecuzioni in prima Assoluta.

Foto, Martina Bortolotti/c-Alberti Cristina.