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Bolzano. Presentato il Piano Urbano della Mobilità Sostenibile

16 Maggio 2019

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Bolzano. Presentato il Piano Urbano della Mobilità Sostenibile

Dopo l’adozione formale della documentazione progettuale da parte della Giunta comunale di Bolzano, il nuovo Piano Urbano della Mobilità Sostenibile (PUMS) stamane è stato presentato alla stampa. Oltre al Sindaco e all’Assessora comunale compentente sono intervenuti per presentare i dettagli del documento, il consulente esperto incaricato dall’amministrazione comunale l’ing. Stefano Ciurnelli ed il direttore dell’Ufficio Mobilità del Comune Ivan Moroder.

Il PUMS è lo strumento di pianificazione strategica che, in un orizzonte temporale di medio‐lungo periodo (10 anni), sviluppa una visione di sistema della mobilità urbana, proponendo il raggiungimento di obiettivi di sostenibilità ambientale, sociale ed economica attraverso la definizione di azioni orientate a migliorare l’efficacia e l’efficienza del sistema della mobilità e la sua integrazione con l’assetto e gli sviluppi urbanistici e territoriali.

Secondo le linee guida europee, il PUMS non va considerato come l’ennesimo piano, piuttosto deve comprendere ed integrarsi con gli strumenti esistenti, valorizzando i principi di integrazione, partecipazione, valutazione e monitoraggio. Tale impostazione risulta particolarmente calzante nel caso della Città di Bolzano, da anni impegnata nella promozione della mobilità sostenibile con progetti innovativi e di grande impatto sulla modifica dei comportamenti dei propri cittadini che hanno fatto registrare risultati di rilievo posizionandola, ad esempio, tra le città con la più elevata percentuale di spostamenti ciclistici.

Dal momento della pubblicazione, per 60 giorni naturali e consecutivi privati cittadini, associazioni ed enti, potranno proporre le proprie osservazioni al PUMS. Decorsi tali termini, gli uffici competenti avvieranno l’istruttoria delle osservazioni pervenute formulando le relative controdeduzioni. Tale processo culminerà con l’approvazione del Piano da parte del Consiglio Comunale integrato dall’eventuale accoglimento di osservazioni pervenute e ritenute coerenti con gli obiettivi generali e specifici le cui priorità sono state indicate dagli stakeholders che hanno fornito il loro contributo durante il percorso partecipativo sviluppatosi tra giugno e ottobre 2018.

Lo scenario di progetto del PUMS di Bolzano, prende le mosse dall’assetto risultante dall’insieme degli interventi infrastrutturali inseriti negli strumenti di programmazione (PUM 2010‐2020 e Programmazione delle infrastrutture ferroviarie e stradali della Provincia Autonoma di Bolzano) già finanziati (raddoppio della linea ferroviaria meranese) e da quelli ulteriori inseriti nel Protocollo per gli interventi strategici firmato nel settembre 2018 tra Provincia e Comune di Bolzano. Tali interventi concorrono a definire lo scenario di riferimento che costituisce la base rispetto alla quale costruire lo scenario del PUMS e valutarne l’efficacia e l’efficienza nel conseguire gli obiettivi prefissati.

Alcuni di questi interventi, tra cui la linea 1 del Tram e la variante di via Galilei (via Siemens – via Grandi) sono stati comunque inseriti nello scenario di progetto al fine di assoggettarli alle valutazioni di carattere trasportistico che costituiranno i riferimenti per sviluppare l’analisi di dettaglio delle possibili alternative nell’ambito della redazione dei relativi progetti di fattibilità tecnico‐economica preliminare come previsto dalla vigente normativa.

Lo scenario di progetto del PUMS si è posto come obiettivo principale e prioritario quello di ridurre drasticamente la mobilità automobilistica e le connesse emissioni inquinanti, a partire dalla componente di scambio tra la città di Bolzano e il territorio extraurbano che, se si considera anche la componente di attraversamento autostradale, oggi rappresenta oltre il 50% del traffico motorizzato che interessa l’area urbana. Per cogliere questo obiettivo, il PUMS propone una strategia integrata che si fonda, in primo luogo, sul completamento del potenziamento della viabilità di reciproca interconnessione tra le principali direttrici di traffico extraurbano, autostrada inclusa, previsto dal protocollo tra Provincia e Comune di Bolzano. Per alleggerire la rete stradale urbana delle componenti di traffico che attualmente, non avendo altre alternative, sono costrette ad utilizzare la viabilità interna alla città. Gli interventi previsti dal PUMS riguardano il potenziamento della viabilità di scorrimento che collega l’area di Bolzano sud e il casello autostradale con la zona dei “Piani” al fine di minimizzare il traffico di attraversamento che interessa la viabilità locale interna alla Zona Produttiva e per offrire un’alternativa di accesso al futuro fronte di stazione (progetto Areale Bolzano) da parte dei flussi di traffico provenienti dalla Bassa atesina, da Merano e dalla Val Venosta atteso il ruolo di porta per l’accesso ai servizi di rango nazionale d internazionale di questa stazione.

La drastica riduzione di queste componenti di traffico sulla rete interna alla città è indispensabile anche al fine di consentire la riserva di capacità a favore del trasporto pubblico sulla viabilità interessata dai percorsi della rete portante di trasporto pubblico urbano. Sul versante del trasporto pubblico il PUMS ha definito le caratteristiche della rete portante in cui figurano la linea 1 del tram prevista dal vigente PUM integrata da una linea di Metrobus elettrico che collega la zona di Bolzano sud al centro e alla stazione ferroviaria con una diramazione verso Gries a partire dall’intersezione tra Corso Italia e Corso della Liberta.

Come già accennato, l’intervento della Linea 1 del tram, sebbene mutuato dal vigente PUM 2020, è stato inserito nello Scenario di Progetto al fine di essere assoggettato a valutazioni di carattere trasportistico che dovranno guidare i successivi approfondimenti nell’ambito della redazione del Progetto di Fattibilità Tecnico Economica Preliminare. Inoltre il PUMS, ha riconosciuto l’esigenza di valutare una serie di alternative parziali riguardanti le modalità di collegamento con l’Ospedale. La metodologia seguita per la valutazione di queste alternative ha preso a riferimento come «alternativa 1» la soluzione individuata dalla società IBV AG incaricata dall’Amministrazione comunale di redigere uno Studio di Fattibilità della Linea 1 del Tram che costituisse il punto di partenza per le successive fasi di progettazione. Rispetto a questa soluzione il PUMS ha considerato altre quattro alternative valutandone il funzionamento nel contesto della rete portante di trasporto pubblico.

Questa rete, in corrispondenza delle principali porte di accesso alla città (Ponte Adige, zona Fiera, funivia San Genesio, svincolo Campiglio) è dotata di parcheggi di interscambio per una capacità complessiva che, in base alle analisi effettuate, sarà di circa 2.000 posti auto, finalizzati ad offrire un’offerta alternativa al traffico pendolare che giornalmente arriva in città e che non ha trovato opportunità soddisfacenti per utilizzare il trasporto pubblico ferroviario e automobilistico all’esterno del territorio comunale per arrivare a Bolzano.

La rete portante di trasporto pubblico urbano sarà connessa in più punti anche con la rete ferroviaria su cui la Provincia ha già previsto l’intensificazione e trasformazione in collegamenti passanti dei servizi ferroviari del trasporto pubblico locale, al fine di garantire una distribuzione urbana dei flussi provenienti dal territorio provinciale evitando l’attuale concentrazione sulla stazione centrale di Bolzano. I nodi di interscambio periferici previsti sono ubicati a Ponte Adige con la linea 1 del tram, presso la fermata di “Bolzano Zona Produttiva” e presso la nuova fermata di piazza Bersaglio con la linea di Metrobus elettrico, al fine di massimizzare l’accessibilità alla zona di Bolzano sud ma anche all’asse di via Roma.

Le potenzialità della rete portante di trasporto pubblico saranno valorizzate da un’integrazione puntuale con la rete ciclabile e il servizio di Bike Sharing già finanziato (100 biciclette) e di cui il PUMS prevede un progressivo potenziamento, per consentire di ampliare la copertura garantita da questa rete multimodale all’interno della città. Sul versante della mobilità ciclopedonale, oltre a completare, in via prioritaria, la dotazione di piste ciclabili a servizio dei quartieri (che è risultato l’obiettivo prioritario segnalato dagli Stakeholders), il PUMS ha previsto la creazione di una rete di parcheggi per biciclette ad accesso controllato da realizzarsi presso le sedi di enti pubblici, attrattori commerciali, scuole secondarie superiori e sedi universitarie. Queste infrastrutture, oltre ad accogliere le biciclette degli addetti e dei visitatori/fruitori, sono finalizzate a mettere a disposizione di City Users che effettuano catene di spostamenti all’interno della città, una rete di luoghi sicuri dove parcheggiare la propria bicicletta, soprattutto se a pedalata assistita.

Il PUMS assegna una particolare importanza alla riqualificazione dello spazio pubblico e al miglioramento della sicurezza della mobilità delle utenze deboli (bambini ed anziani) estendendo e mettendo a sistema i numerosi progetti già finanziati dall’Amministrazione.
Il PUMS ha indicato i principi e le strategie generali di riorganizzazione dell’accessibilità motorizzata, e quindi anche della sosta su strada, la cui declinazione progettuale ed attuazione pratica saranno totalmente demandate al Piano Generale del Traffico Urbano (PUT) che, in accordo con le Direttive Ministeriali, dovrà costituire uno dei Piani attuativi dello scenario del PUMS (gli ulteriori Piani attuativi sono il Piano del Trasporto Pubblico urbano da condividere con la Provincia, il Biciplan e il Piano della Logistica Urbana Sostenibile).

Nell’ambito del quadro conoscitivo sono emersi infatti in tutta evidenza alcuni fenomeni frutto di una organizzazione non più attuale del sistema di dei permessi per la sosta «Bollini») che rischiano di creare sperequazioni tra i residenti e di non tutelare le attività del commercio al dettaglio presenti all’interno dei quartieri. L’ampliamento e la messa in sicurezza dei percorsi pedonali verrà affrontato, prioritariamente, a favore della mobilità scolastica e, in questa direzione, prevedendo interventi infrastrutturali, pedonalizzazioni temporanee, l’istituzione di ulteriori servizi di Piedibus e la realizzazione di progetti scolastici per l’educazione alla mobilità sostenibile.

Sul versante della logistica urbana delle merci le indagini svolte per la ricostruzione del quadro conoscitivo hanno confermato la rilevanza del traffico di mezzi pesanti e veicoli commerciali sulla viabilità urbana di Bolzano. E le prime risultanze del tavolo coordinato dall’Amministrazione comunale con tutti gli stakeholders del settore, hanno portato a prevedere nel PUMS due strategie d’intervento con differenti orizzonti temporali di azione:
a) redazione di un Piano Urbano della Logistica Sostenibile (PULS) finalizzato a definire uno scenario complessivo di lungo periodo del trasporto‐ritiro‐consegna delle merci in campo urbano in cui far confluire le buone pratiche di cui al seguente punto b);
b) valorizzazione del tavolo degli Stakeholders secondo un approccio Freight Quality Partnership finalizzato a definire e attuare progetti pilota condivisi nel campo della logistica urbana con l’obiettivo di monitorarne i risultati in vista di una loro stabilizzazione.
I progetti pilota riguarderanno:
1. la revisione della regolamentazione delle fasce orarie (diurne e notturne) di carico – scarico, sperimentando anche una loro differenziazione in base alla tipologia e alle condizioni di traffico prevalenti nelle diverse aree della città.
2. l’introduzione di un sistema di prenotazione delle piazzole per il carico‐scarico merci a partire da quelle ubicate nelle aree a maggiore densità di consegne.
3. l’introduzione di meccanismi che incentivano la decarbonizzazione del parco mezzi per la consegna delle merci nelle aree urbane centrali;
4. la promozione di progetti di logistica collaborativa presso le Associazioni di categoria di aziende e di imprese di autotrasporto;
5. il supporto alla creazione di servizi di Cargo Bike per la distribuzione e il ritiro della merce nelle aree centrali della città;
6. la creazione di una rete capillare (max. celle di 200 m di lato) di punti di Delivery dell’E‐commerce e, in generale, dei colli di piccole dimensioni ubicati in aree ad elevata frequentazione e accessibilità ciclopedonale;
7. la valutazione della fattibilità tecnico‐economica e amministrativa della creazione di uno o più centri di trasferimento gomma – gomma della merce, presso cui ricombinare i carichi delle partite di merci destinate all’area centrale della città prevedendo per l’ultimo miglio l’impiego di mezzi “low emission” al fine di ridurre le percorrenze complessive sviluppate ottimizzando i carichi e riducendo
anche le emissioni inquinanti.

Sul versante dell’ottimizzazione degli spostamenti pendolari casa – lavoro, l’elevatissimo numero di pendolari impiegati in Enti pubblici e in aziende che hanno sede in comune di Bolzano (circa 22.000 ) impone infine l’applicazione delle norme vigenti in materia di Mobility Mangement atteso che, allo stato attuale, tali adempimenti normativi risultano largamente disattesi. (Redazione di Piani Spostamento Casa – lavoro, incentivi al ricorso alla mobilità condivisa e alla diversione modale da auto privata a sistemi di trasporto ecosostenibili).
L’obiettivo finale del PUMS è quello di rendere disponibile un sistema infrastrutturale e di servizi, che includono anche l’infomobilità, finalizzato a far percepire agli utenti la mobilità come un servizio che può essere variamente modulato sulla base delle specifiche esigenze personali.

Attraverso i sistemi di monitoraggio del traffico che supportano l’infomobilità sarà possibile valutare la capacità autonoma del sistema di offerta di conseguire gli obiettivi di riduzione delle emissioni inquinanti che sono alla base del PUMS e porre in atto eventuali interventi correttivi di orientamento e governo della domanda. Tali sistemi, soprattutto nell’area centrale della città, in caso di mancato conseguimento degli obiettivi o di situazioni emergenziali, potranno essere utilizzati anche come supporto tecnologico per l’istituzione di forme di Road pricing in base ad un criterio trasparente in una logica “Pay per Use”. Le risorse rivenienti dall’istituzione di questo provvedimento, in coerenza con le vigenti normative, saranno vincolate al potenziamento dell’offerta di modalità alternative all’utilizzo dell’auto privata. L’impatto dello scenario base del PUMS (al netto dell’eventuale introduzione del PAY per Use) sui macro indicatori di prestazione del funzionamento del sistema della mobilità vede una crescita dell’80% della quota modale del trasporto pubblico che determina una riduzione dei tempi spesi e delle percorrenze sviluppate sulla rete stradale dalle auto private rispetto allo scenario tendenziale che si verrebbe a determinare in caso di attuazione degli interventi di trasformazione urbanistica già approvati senza interventi di potenziamento del sistema della mobilità.

Foto, da sx: Ciurnelli, Moroder, Sindaco e l’Ass. alla Mobilità.