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Bolzano. Sbatte la porta e se ne va, Elisabetta Gardini lascia Forza Italia

13 Aprile 2019

Bolzano. Sbatte la porta e se ne va, Elisabetta Gardini lascia Forza Italia

“Forza Italia: lontana dai nostri elettori, Tajani? Un traditore”
Elisabetta Gardini, padovana, europarlamentare eletta nel collegio del Nordest, in Forza Italia da 15 anni, ex commissaria del partito in Alto Adige, abbandona Forza Italia. Un addio pesante perché Gardini era capo delegazione di Forza Italia nel gruppo Ppe e perché la rottura arriva al culmine di un dissenso profondissimo, senza esclusione di colpi alla vigilia della presentazione delle liste per le elezioni europee. Proprio la mancata ricandidatura in posizione blindata in vista del 26 maggio ha convinto Gardini a dire basta. Un addio che pesa, perché il divorzio si consuma al culmine di una feroce guerra con Antonio Tajani, vicepresidente di Forza Italia e presidente uscente dell’Europarlamento che si ripresenterà nella circoscrizione Centro. Tra i motivi che hanno provocato lo strappo, l’accordo di Forza Italia con la Svp per il collegamento di lista alle europee e la candidatura di Herbert Dorfmann. Ebbene, la legge italiana per le europee prevede che le minoranze linguistiche abbiano diritto ad un seggio qualora il loro candidato ottenga almeno 50 mila voti. Un traguardo assolutamente alla portata di Dorfmann, europarlamentare uscente, sostenuto da tutti i big della Svp, da Arno Kompatscher al suo predecessore Luis Durnwalder. E poiché tutti i sondaggi dicono che a Nordest, oltre a Berlusconi (capolista), Forza Italia riuscirà ad eleggere un solo candidato, ecco che le chance per Gardini erano ridotte quasi a zero.
Durissim la nota con cui Elisabetta Gardini lascia FI, “un partito lontano dai suoi elettori. Un’agonia che Berlusconi non merita davvero, al quale continuano a raccontare di un partito che non c’è”. In un’intervista rilasciata al quotidiano Alto Adige Gardini definisce Tajani “un traditore, che ha tradito la fiducia di Berlusconi e degli elettori. Tutto per la sua poltrona. Mi hanno mandata in giro a dire che bisognava tesserarsi perché si sarebbero fatti i congressi, che poi non si sono fatti. Hanno deciso le liste per le europee con i capigruppo di Camera e Senato ed io, capogruppo a Bruxelles, mai invitata.” Ora la candidatura di Dorfmann è la goccia che ha fatto traboccare il vaso. Ce n’è per tutti. Elisabetta Gardini si chiede infatti perché mai “la Svp stringe accordi con Tajani , un monarchico che ha fatto l’elogio di Mussolini? “e conclude “Io me ne vado”.

In foto, Elisabetta Gardini

 

Giornalista, scrittrice, editore.