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Inquinamento. A22, limite 100 all’ora in Bassa Atesina, premier Conte firma il decreto

27 Marzo 2019

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Inquinamento. A22, limite 100 all’ora in Bassa Atesina, premier Conte firma il decreto

Il presidente del Consiglio Giuseppe Conte ha firmato il decreto che autorizza l’introduzione del limite dei 100 km all’ora in Bassa Atesina, tra il km 100 e il km 116. Non si tratta però di un provvedimento con effetto immediato, ma significa il via libera alla autorizzazione  al Ministero dei trasporti di introdurre il limite dei 100 Km/h in bassa atesina. Da anni gli ambientalisti si battono per ottenere la riduzione dei limiti di velocità sull’A22. La Provincia di Bolzano ha dato il via ad un progetto pilota in Bassa Atesina, introducendo in via sperimentale la velocità consigliata di 100 km orari con risultati molto positivi. Infatti le concentrazioni di biossido di azoto sono diminuite del 10 %. Un risultato positivo per un territorio dove l’inquinamento è superiore ai limiti di legge. Contemporaneamente la Federazione dei protezionisti si era rivolta al Tar del Lazio dove i giudici hanno stabilito che la direttiva europea sulla qualità dell’aria va rispettata e hanno nominato un commissario ad acta per far applicare le misure necessarie a tutelare la salute pubblica.
L’atto ora firmato dal presidente Conte “costituisce impulso al Ministero dei trasporti affinché questo adotti in termini vincolanti le misure previste nel presente decreto” – si legge nel documento firmato che contiene un catalogo di 9 misure. L’introduzione  del limite tra il km 100 e il km 116 per tutte le auto ha “carattere provvisorio” e rimarrà in vigore per 24 mesi in modo da misurare “l’incidenza sulla riduzione sull’inquinamento” al fine di valutare un’applicazione “a carattere permanente”. Se dopo i primi 12 mesi l’inquinamento sarà calato, il Ministero “valuterà l’estensione della misura alla conca di Bolzano (tra i km 77 e 86) e al tratto di Bressanone tra i km 38 e 48.
Gli ambientalisti, se da un lato esultano per l’annuncio del provvedimento, dall’altro auspicano una più solerte applicazione di quanto avvenuto in passato.