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Chiese a misura di bambino, risultati del sondaggio

15 Febbraio 2019

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Chiese a misura di bambino, risultati del sondaggio

Circa la metà della 281 parrocchie altoatesine ha partecipato al sondaggio online dell’Ufficio diocesano matrimonio e famiglia sul tema degli spazi fisici e delle offerte liturgiche per i bambini all’interno delle chiese. I risultati principali: le messe pensate per la famiglia sono ormai diffuse sul territorio, mentre in circa la metà delle chiese sono già previsti spazi appositi per i bambini. L’attenzione si concentra però a partire dai 6 anni di età.  

Promuovere anche all’interno delle chiese dell’Alto Adige spazi fisici e offerte liturgiche appositamente per i bambini: sul tema l’ufficio matrimonio e famiglia ha promosso un sondaggio online tra le parrocchie, per fotografare la situazione dal punto di vista logistico ma anche liturgico e verificare come ampliare le iniziative con strumenti a sostegno. Da un lato quindi l‘aspetto degli spazi, dall‘altro quello dei contenuti, ossia di come animare celebrazioni adatte ai più giovani. Al sondaggio rappresentativo condotto nelle parrocchie hanno risposto circa 260 persone espressione di 160 comunità parrocchiali sparse sul territorio (una trentina quelle di lingua italiana), circa la metà del totale. Secondo i risultati forniti in questi giorni, quasi il 50% delle parrocchie prevede già spazi dedicati ai bambini dentro la chiesa: si va dagli angoli con un tavolo alla possibilità di disegnare, dai cesti con libri a lavagnette e pannelli, con riscontri positivi. Nelle parrocchie dove tali spazi ancora non ci sono resiste un certo timore che la celebrazione sia disturbata da rumori e confusione causati dalla presenza del gruppo di bambini.

Privilegiata la fascia 6-10 anni

Riguardo alle offerte liturgiche, dal sondaggio online emerge che più della metà delle parrocchie prevede già offerte liturgiche apposite per i bambini da 6 a 10 anni. Si conferma quindi che a livello generale i bambini entrano nel radar della maggiorparte delle comunità parrocchiali dall’età della prima comunione, mentre in oltre il 60% delle parrocchie altoatesine non esiste un’offerta liturgica specifica per i bambini da 0 a 6 anni. C’è quindi ancora molto spazio di manovra per favorire il loro cammino di fede. Le parrocchie italiane sono ben organizzate (oltre il 60% degli interpellati) in materia di elementi pensati per i bambini nelle celebrazioni domenicali (saluto particolare, coinvolgimento nell’omelia, intercessioni, canti, coreografia della funzione).
L’impegno comune è di tenere conto e sostenere i bisogni e le aspettative dei più giovani per una chiesa sempre più anche a misura di bambino. Johanna Brunner, direttrice dell’Ufficio matrimonio e famiglia, sottolinea che il sondaggio conferma che per i bambini in chiesa non ci sono modelli standard, ma che le offerte vanno calibrate sulla situazione della singola comunità parrocchiale e improntate alla massima semplicità, in modo che si possano anche trovare le persone disposte ad assumersi l’incarico di concretizzarle.