Nel resto d’Italia non si può fare, ma di fronte alla drammatica carenza di medici, l’Asl batte nuove strade.
Neolaureati senza specialità saranno assunti dalla Asl che si assume contestualmente l’ impegno della formazione. Questa rivoluzionaria decisione– nel senso che ciò nel resto d’Italia non si può fare- dell’Asl con la delibera 103 del 19 febbraio 2019 che pubblica il primo bando per dieci posti di assunzione a tempo determinato per la formazione in Medicina interna, chirurgia generale e Ortopedia secondo l’ordinamento dell’Ordine dei medici austriaco. Per accedere al bando è indispensabile l’attestato di conoscenza delle lingue italiana e tedesca C1 (ex A) e la certificazione di appartenenza o aggregazione a uno dei tre gruppi linguistici.
Mancano medici e la carenza in alcuni settori si è fatta drammatica. In considerazione di ciò l’Azienda sanitaria ha deciso di muoversi autonomamente e ha appena dato il via alla assunzione dei primi dieci medici, specificando in delibera che all’occorrenza saranno banditi concorsi per ulteriori posti. In considerazione della difformità della normativa provinciale rispetto a quella nazionale, il rischio facilmente prevedibile è che si aprano contenziosi interminabili sia da parte di medici che risulteranno esclusi dal bando, sia da parte di organizzazioni sindacali nazionali .
Si ricorda che nel resto del Paese non è possibile assumere medici che non abbiano fatto dopo la laurea i previsti anni di specializzazione.
Foto, Ospedale San Maurizio di Bolzano