“Il mito di Turandot tra Gozzi e Puccini”, conferenza a Bolzano

Giovedì 10 gennaio alle 18.00 al primo piano del foyer del Comunale di Bolzano ad introduzione della prima europea dello spettacolo Turandot, diretto da Marco Plini e interpretato dall’Opera Nazionale di Pechino, si terrà l’incontro-conferenza ad ingresso libero “Il fascino dell’Oriente: il mito di Turandot tra Gozzi e Puccini”.
All’incontro parteciperanno il regista dello spettacolo Marco Plini, gli autori italiani delle musiche Luigi Ceccarelli e Alessandro Cipriani e il direttore del Conservatorio di Bolzano nonché noto musicologo prof. Giacomo Fornari che racconterà a tutti gli interessati come da questa favola molto nota Puccini abbia elaborato un’opera, restata incompiuta, che ha cambiato il mondo musicale dei suoi tempi e non solo, apportando grosse novità drammaturgiche ancora oggi oggetto di studi e approfondimenti.
La paradossale e quasi eroica perfidia della principessa cinese Turandot è un mito orientale che in Europa ha ispirato diverse forme d’arte. Senza dubbio le più significative sono la commedia di Gasparo Gozzi e l’omonima opera di Giacomo Puccini che si ispira ad essa.
Turandot rappresenta un vero e proprio mito dell’era moderna che dietro alla favola simbolica cela la lotta del bene contro il male e, soprattutto, la forza e l’invincibilità dell’intuito e dell’intelligenza sulla perfidia e la cattiveria.
Lo spettacolo, che andrà in scena dal 10 al 13 gennaio (gio-sab. h. 20.30 e domenica h. 16.00) nell’ambito della stagione dello Stabile di Bolzano, è un confronto teatrale tra Asia e Europa: una coproduzione internazionale tra China National Peking Opera Company, Emilia Romagna Teatro Fondazione e Teatro Metastasio di Prato che dopo il debutto in prima assoluta a Pechino il 21 dicembre 2018, sta trascorrendo una settimana di residenza artistica a Bolzano, vera e propria fucina di spettacoli in allestimento.
Per la prima volta il regista italiano Marco Plini, artista che spazia sapientemente tra repertorio contemporaneo a classico, si confronta con la tradizione dell’Opera di Pechino per l’occasione diretta da Xu Mengke, proprio a partire dalla novella del principe Calaf e della principessa Turandot, nell’adattamento di due drammaturghi cinesi Wu Jiang e Wu Yuejia.

Foto, Giacomo Fornari.  

 

 

 

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