C’erano anche 50 rappresentanti della protezione civile altoatesina all’udienza presso Papa Francesco ieri in Vaticano. All’incontro hanno partecipato circa 6.000 esponenti della protezione civile nazionale. Per l’Alto Adige erano presenti rappresentanti della Agenzia della protezione civile, della croce bianca e della croce rossa, del Corpo nazionale soccorso alpino e speleologico CNSAS e dei vigili del fuoco del corpo permanente e volontari. Fra questi erano presenti anche i familiari del pompiere volontario Giovanni Costa deceduto a fine ottobre durante l’eccezionale ondata di maltempo, che sono stati accolti per un dialogo privato da Papa Francesco. Il capo della protezione Borrelli ha sottolineato l’importanza della prevenzione e della didattica “per preparare i ragazzi al futuro”. Il pontefice ha quindi ringraziato tutti gli operatori della Protezione civile per il loro importante apporto in favore della comunità. “La Protezione Civile italiana – ha detto – non smette mai di ricordarci che la salvaguardia del territorio in cui viviamo non è importante solo durante le grandi emergenze ma soprattutto nelle fasi di previsione e prevenzione”. Il direttore dell’Agenzia della protezione civile, Rudolph Pollinger, ha definito l’incontro molto toccante. Al pontefice è stato consegnato un omaggio in legno, la lancia dei vigili del fuoco.
Foto, USP
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